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Zika, Oms: due vaccini promettenti ma test su larga scala fra 18 mesi

12 febbraio 2016 | 12.57
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(Xinhua)
(Xinhua)

"La risposta al virus Zika sta procedendo molto rapidamente. Il panorama si sta evolvendo e i numeri cambiano ogni giorno, ma abbiamo circa 15 aziende o gruppi di lavoro impegnati allo sviluppo di un vaccino e due prodotti sembrano essere allo stadio più avanzato: un vaccino al Dna messo a punto dai National Institutes for Health (Nih)" americani "e un prodotto inattivato della Bharat Biotech, in India. Ma a dispetto di tutto ciò, l'attuale assenza di modelli animali standardizzati e reagenti sta rallentando lo sviluppo e ci vorranno almeno 18 mesi per l'avvio delle sperimentazioni su larga scala". Lo ha spiegato Marie-Paule Kieny, Assistant Director-General, Health Systems and Innovation dell'Organizzazione mondiale della sanità, oggi in una conferenza stampa sul virus Zika a Ginevra.

"Come sapete - ha evidenziato l'esperta - la nostra relativamente scarsa conoscenza del virus Zika rappresenta una serie di sfide per il lavoro di ricerca e sviluppo. Tuttavia, sono lieta di dire che, sulla base della nostra esperienza durante l'epidemia di Ebola in Africa occidentale, stiamo procedendo molto rapidamente. Dopo Ebola, infatti, abbiamo iniziato a elaborare un piano generale, sia per prepararci per le emergenze sanitarie, sia per essere in grado di dare una rapida risposta nella ricerca in caso di necessità. Questo piano si chiama 'R&S Blueprint' e ha lo scopo di accelerare la disponibilità di contromisure mediche durante le epidemie e di limitare il più possibile i danni. Abbiamo dunque già identificato un gran numero di produttori e istituti di ricerca coinvolti nello sviluppo di strumenti medici contro il virus Zika, o interessate a intraprendere questo tipo di ricerca".

Per quanto riguarda la diagnostica, "sono state identificate 10 aziende biotech in grado di fornire test dell'acido nucleico o sierologici. I primi sono basati su una tecnica molecolare utilizzata per rilevare il virus nel sangue; gli altri misurano i livelli di anticorpi a seguito di esposizione ad un particolare virus. Altre 10 aziende sono a diverse fasi di sviluppo di altri esami. E' importante sottolineare, tuttavia, che nessuno di questi test è stato convalidato e nessuno ha ottenuto l'approvazione normativa. In merito alle terapie, sono in corso studi su farmaci e altri trattamenti che potrebbero prevenire l'infezione in gruppi vulnerabili, in particolare le donne in gravidanza, come avviene per la malaria. Questo sembra per il momento una soluzione più fattibile e veloce rispetto a un trattamento curativo.

Per il controllo vettoriale, ci sono opzioni innovative promettenti, come l'approccio biologico che prevede il rilascio controllato di batteri per prevenire la replicazione virale nelle zanzare; o gli approcci genetici, come il rilascio di zanzare geneticamente modificate per ridurre la popolazione di questi insetti.

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