"Ben vengano le parole di Papa Francesco e apprezziamo l'apertura del Pontefice sulla contraccezione come misura per limitare la diffusione di virus come Zika e quindi anche il rischio di malformazioni al feto. Se la stessa apertura fosse avvenuta con l'Hiv, avremmo risparmiato milioni di decessi. E' un passo che aspettavamo". Lo ha affermato all'AdnKronos Salute Nicola Surico, past president della Sigo, Società italiana di ginecologia e ostetricia, commentando le ultime dichiarazioni di Papa Francesco.
Sul volo di ritorno dal viaggio in Messico il Pontefice - rispondendo a una domanda sull'atteggiamento della Chiesa rispetto alle preoccupazione per il virus Zika, e sull'appello di varie autorità a rivedere il divieto di aborto in vigore in alcuni Paesi colpiti favorendo l'accesso alla contraccezione - ha risposto ricordando che l'aborto resta "un crimine", ma che Paolo VI, "in una situazione difficile in Africa, ha permesso alle suore di usare contraccettivi per i casi di violenza" e che talvolta "evitare la gravidanza non è un male assoluto".