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Ipotesi

3mila sterline per scegliere dove e come partorire, l'idea in Gran Bretagna

23 febbraio 2016 | 14.20
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Le donne incinte dovrebbero decidere con maggiore autonomia dove e come partorire. E' la convinzione di un gruppo di studiosi inglesi, che lanciano un'idea: mettere a disposizione delle future mamme 3mila sterline a testa per nominare un'ostetrica personale. L'ipotesi è contenuta in una revisione sui servizi di maternità in Gb, che paragona il budget proposto a quello dedicato a persone con malattie croniche o disabilità. Nello schema indicato dagli autori del report, alle donne in attesa di un bimbo dovrebbero essere illustrati tutti i servizi disponibili nel Servizio sanitario britannico, inclusi i parti in casa offerti da società private, il parto con ipnosi e quello con agopuntura. In questo modo si fornirebbe una maggiore libertà di scelta.

Secondo gli studiosi, le donne dovrebbero poter scegliere un ostetrica che assicuri loro la continuità dell'assistenza durante la gravidanza, il parto e il periodo successivo, riporta l''Independent'. La personalizzazione dovrebbe potersi estendere anche alla struttura: un ospedale vicino al posto di lavoro per le visite di routine e uno sotto casa per la nascita del bimbo. La revisione mette in luce alcune preoccupazioni sulla sicurezza dei servizi di maternità, anche se evidenzia miglioramenti negli ultimi 10 anni. Attualmente, infatti, metà dei servizi di maternità in Gb sono considerati "inadeguati" o "richiedono un miglioramento".

"La mancata denuncia di incidenti di sicurezza è molto diffusa - scrivono gli autori - Il livello di sicurezza è variabile nei diversi servizi di maternità, e per molti c'è un significativo margine di miglioramento". Mike Richards, della Care Quality Commission (Cqc), accoglie positivamente il report. "Come evidenzia il rapporto, ogni singola donna quando aspetta un figlio merita di ricevere un trattamento personalizzato, basato sulle sue esigenze individuali e sulle sue scelte", sottolinea l'esperto. I risultati sono confermati anche dall'ultima indagine nazionale Cqc sulla maternità: "Secondo i nostri dati, poco più del 60% dei servizi di maternità ha ricevuto un rating 'buono' o 'eccellente', il 34% 'richiede un miglioramento' e il 4% è stato definito come 'inadeguato'".

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