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Arriva la tessera sanitaria per i migranti

29 aprile 2016 | 19.25
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AFP PHOTO / ARIS MESSINIS - AFP
AFP PHOTO / ARIS MESSINIS - AFP

Più tutela per la salute dei migranti e più sicurezza sanitaria per le comunità che li ospitano. Il tutto grazie a una tessera sanitaria elettronica, consegnata all'arrivo - in Italia e in altri Paesi d'Europa - ai migranti dopo la visita di routine, e a team multispecialistici che saranno in grado di determinare con più precisione anche l'età dei minori non accompagnati. Sono i punti di forza del progetto 'Care', guidato dal nostro Paese, attraverso l'Istituto nazionale per la salute, migrazione e povertà (Inmp), e che coinvolge 15 partner di 5 Stati europei (Italia, Grecia, Malta, Slovenia e Croazia).

Il programma, finanziato dalla Commissione europea per un milione e 800 mila euro, è appena partito. E già agli inizi di agosto i migranti potranno ricevere la card (oppure una 'pennetta', per la raccolta dei dati sanitari) nei punti di arrivo in Italia (Lampedusa e Trapani), in Grecia (Lesbo e Leros) e in Croazia.

"Il progetto - spiega all'Adnkronos Salute Gianfranco Costanzo, dell'Inmp, coordinatore del progetto Care - prevede diverse attività, partite in aprile. Tra cui la realizzazione, speriamo entro due mesi, del dispositivo che raccoglie i dati digitali sulla salute del migrante e che è stato sviluppato dal ministero della Salute e dalla croce Rossa. I dati potranno essere letti da altri medici, in caso di necessità, attraverso software attualmente in fase di produzione. Prevediamo di consegnare le prime card, che potrebbero essere in realtà anche dispositivi portatili diversi, come ad esempio pennette Usb, ai primi di agosto".

Un'altra novità è la messa in campo di team multidisciplinari all'interno degli hotspot che accolgono i migranti, per determinare l'età dei minori. I migranti al di sotto dei 18 anni rappresentano circa il 30% degli arrivi. Molti di loro non sono accompagnati, capire quanti anni hanno gli adolescenti non è sempre facile. "Fino ad oggi - continua Costanzo - abbiamo utilizzato la radiografia del polso. Il nostro ministero della Salute ha messo a punto un metodo olistico multidisciplinare, approvato dalla Conferenza delle Regioni, che prevede una visita del pediatra auxologo e quella di un pediatra dell'età evolutiva. La loro valutazione incrociata, senza necessità di radiografie, permette una valutazione molto più precisa", aggiunge il coordinatore sottolineando che il progetto complessivo "è stato sviluppato per la tutela della salute del migrante. Un'attività che, se efficace, ha come conseguenza anche una maggiore tutela della salute della comunità di accoglienza: a una persona più curata corrisponde una comunità più curata", conclude Costanzo.

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