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Ecco i tablet che permettono alle persone autistiche di comunicare

17 maggio 2016 | 14.37
LETTURA: 3 minuti

DPocket
DPocket

Tablet dotati di comunicatore vocale che consentono alle persone affette da disturbi dello spettro autistico, afasia, deficit cognitivi o motori, patologie neurodegenerative come Sla o Sma di esprimere con parole, immagini, tabelle i propri pensieri e bisogni. Sono DPad e la sua versione 'mini' DPocket, i dispositivi medici per la comunicazione aumentativa alternativa presentati dal distributore Sapio Life e da HelpyLife Technolgies in occasione di Exposanità, in programma a Bologna dal 18 al 21 maggio 2016.

Grazie alla tecnologia digitale, DPad e DPocket sono in grado di migliorare la qualità̀ della vita delle persone con disabilità̀ temporanee o permanenti del linguaggio espressivo: a scuola, come strumenti didattici per l'apprendimento, e nella vita quotidiana come ausili per 'dare voce' a chi non può parlare. I dispositivi integrano le caratteristiche dei comunicatori vocali con quelle di un tablet che coinvolge tatto, vista e udito degli utenti, facile da usare e trasportare, leggero e maneggevole. Protetti dagli urti grazie a una speciale custodia e utilizzabili anche con i sistemi di puntamento oculare, i due comunicatori impiegano il nuovo software Dialogo Aac che consente di creare tabelle, strutture e libri comunicativi attingendo da una libreria di immagini, anche animate, per facilitarne la selezione. La piattaforma è accessibile attraverso diverse interfacce, come sensori, eyetracking, touch-screen e movie face per rispondere alle esigenze specifiche dei diversi utenti.

Sapio Life a Exposanità presenterà anche Dialog 3.0, un dispositivo dotato di eyetracking rivolto in particolare alle persone con disabilità del linguaggio espressivo per deficit cognitivi o motori come Sla, Sma, tetraparesi o gravi traumi, pensato per pazienti affetti da patologie neurodegenerative. Il comunicatore si può utilizzare in modo diverso in funzione della progressione della disabilità: tramite touch screen quando la mobilità̀ degli arti superiori non è̀ compromessa; con sensori quando sono presenti movimenti residui di braccia e mani; con software di tracciamento dei movimenti del capo quando non c'è più mobilità degli arti superiori; attraverso puntamento oculare quando rimane solo il movimento degli occhi.

Il comunicatore è dotato di un sistema di puntamento binoculare Tm5 a infrarossi, che distingue automaticamente l'attendibilità̀ di spostamento di un singolo occhio e riconosce se i movimenti del capo siano o meno volontari.

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