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Su Ieo-Monzino offerta da 250 milioni di euro, parola ai soci il 6 marzo

22 febbraio 2017 | 21.34
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(foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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E' stata convocata per lunedì 6 marzo alle 10 l'assemblea dei soci del gruppo Ieo-Monzino, che si esprimerà sull'offerta di Humanitas e Gruppo ospedaliero San Donato per l'acquisizione dell'Istituto europeo di oncologia e del Centro cardiologico Monzino di Milano. Lo ha annunciato Carlo Buora, presidente del Consiglio di amministrazione del gruppo Ieo-Monzino, oggi al termine della riunione del Cda, durata più di 4 ore.

A quanto si apprende, l'offerta avanzata da Humanitas e Gsd sarebbe di circa 250 milioni di euro. E secondo fonti vicine al Cda del gruppo Ieo, a rafforzare la volontà dei consiglieri di passare la palla ai soci "senza dar corso alla via della due diligence proposta dagli acquirenti" potrebbe esserci anche un dubbio circa questa offerta, "viste le prestazioni e la redditività dei due poli (che sarebbe non lontana dai valori medi del settore) e il valore di alcune operazioni internazionali analoghe".

Nella riunione di oggi, in cui "comunque non si è discusso sul prezzo", si è ribadita la natura dei principali centri oncologici nel mondo: no profit e specialistica, ossia interamente dedicata al settore delle cure anticancro. E d'altro canto anche l'amministratore delegato del gruppo Ieo, Mauro Melis, uscendo dalla riunione del Cda, ha precisato che all'interno del Consiglio di amministrazione "ci sono punti di vista che vanno tutti nell'interesse di mantenere il modello Ieo-Monzino di eccellenza". Visioni "non sempre coincidenti", ma "c'è piena consapevolezza dei consiglieri del valore no profit dell'istituzione. Però è giusto valutare tutto, questa è la visione del Consiglio: andare in assemblea e che si esprimano i soci sulla proposta" di Humanitas e Gruppo ospedaliero San Donato.

Posizioni divergenti? "No, assolutamente no - ha spiegato l'Ad - Non è emerso in Consiglio". Melis ha ribadito la "piena consapevolezza dei consiglieri del valore no profit dell'istituzione, però è giusto che su questo tema si esprimano i soci che sono i detentori delle quote. E' giusto che abbiano tempo per fare le loro valutazioni". All'ordine del giorno dell'assemblea dei soci "ci sarà la valutazione dell'offerta". E a chi ha chiesto se si andrà alla conta dei voti, Melis ha risposto: "Direi che è la logica conseguenza".

Alle domande dei giornalisti riguardo alla possibilità che il valore dell'offerta sia inferiore rispetto alla stima iniziale, l'Ad ha chiarito: "Non siamo entrati nel merito della valutazione dell'asset perché non sappiamo se l'asset è in vendita. Quindi è totalmente prematuro" entrare nel merito dell'offerta. Sul tavolo ce n'è una sola? "Abbiamo parlato dell'offerta che abbiamo ricevuto", ha risposto Melis. E sull'esistenza di eventuali aperture ha concluso: "A mia conoscenza no, però sono dialoghi tra soci".

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