"Coloro che si sono già diagnosticati da soli tramite Google, ma desiderano un secondo parere, per cortesia controllino su Yahoo.com". Poche, ma eloquenti parole critiche contro il boom delle diagnosi fai da te su Internet, stampate sopra un foglio notato sulla porta dello studio di un camice bianco all’Istituto nazionale tumori-Int di Milano.
L'ironico avviso è stato successivamente rimosso ed è giallo sull’identità dell’autore, ma il senso del messaggio resta chiaro: è poco rispettoso chiedere una seconda opinione a un medico in carne e ossa, se in prima battuta si è preferito un motore di ricerca.
Fonti ufficiali dell’Irccs di via Venezian spiegano di non essere a conoscenza dell’iniziativa.
