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Non solo sub, dalla Maddalena 20 trasferimenti in elisoccorso in 2 mesi

07 settembre 2018 | 19.02
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Non solo sub, dalla Maddalena 20 trasferimenti in elisoccorso in 2 mesi

Non solo sub vittime di malori dopo un'immersione . "Dal 1 luglio sono stati 20 i trasferimenti in elisoccorso di pazienti critici dalla Maddalena in altre strutture sanitarie sarde". A spiegarlo all'Adnkronos Salute l'assessore alla Sanità della Sardegna, Luigi Arru, che fa il punto sulla nuova organizzazione dell'emergenza volante attiva dal 1 luglio, che ha consentito nel mese di agosto il rapido trasporto di un sub dalla Maddalena all'Ospedale Marino di Cagliari, per trattamenti salvavita di medicina iperbarica. "A livello regionale i 3 elicotteri con anestesisti rianimatori qualificati e formati, e attrezzature avanzate per un trattamento già a bordo, in due mesi hanno consentito 295 trasferimenti, in tempi rapidi, negli ospedali di Sassari, Nuoro e Cagliari", dice Arru.

Si è trattato di pazienti con patologie tempo-dipendenti, che difficilmente avrebbero potuto raggiungere le strutture specializzate più adatte con altri mezzi. Ma fra le missioni degli 'angeli del soccorso' ci sono stati anche casi di recupero di corpi in zone impervie. "La nostra idea - spiega - era quella di disegnare una rete dell'assistenza in emergenza capace di collegare i 'nodi' e consentire il trasporto rapido dei pazienti nel luogo di cura più appropriato, tenendo conto della geografia della nostra isola. Così abbiamo stabilito tre basi per gli elicotteri, a Olbia (H24), Alghero (H12) e Cagliari (H12)". E per l'assessore i numeri testimoniano una scommessa vinta.

"Abbiamo voluto l'H24 a Olbia, con il volo notturno, proprio per coprire zone più lontane come La Maddalena e l’Ogliastra. A Cagliari siamo ospiti di un hangar temporaneo, ma presto avremo una zona dedicata".

Quanto agli operatori, "abbiamo selezionato 40 rianimatori, ne abbiamo valutata l'idoneità fisica al volo e poi li abbiamo addestrati a operare in quota, a scendere con il verricello e a eseguire protocolli mirati". Il tutto grazie anche a una "preziosa" collaborazione con il Soccorso alpino. "Un'ulteriore selezione per altri medici e infermieri ci consentirà di coprire con tranquillità i turni sulle tre basi", continua l'assessore. E magari estendere la durata del servizio. Un approccio, quello mirato sul trasporto in emergenza con elisoccorso, che ha richiesto programmazione e investimenti ma che, secondo Arru, dovrebbe consentire in 8 anni risparmi per 8-9 mln di euro.

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