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Crisi governo

Senato, Salvini: "Cercate complici da pagare per poltrone"

19 gennaio 2021 | 20.54
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Il leader della Lega in Aula: "State facendo quello per cui qualcuno prima è finito addirittura a processo, la compravendita di senatori". Casellati riprende il leghista per parole su senatori a vita

Afp
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"Dibattito surreale, per qualcuno qui il problema è perdere la poltrona, qualche collega mi ha fatto vergognare di essere senatore". Così Matteo Salvini, parlando in Senato, inizia il suo intervento. "State facendo quello per cui qualcuno prima è finito addirittura a processo, la compravendita di senatori", ha tuonato il leader leghista sulla trattativa dei parlamentari, accusando Conte. "State cercando dei complici da pagare per mantenere le poltrone", l'affondo. E ancora: "Vedo tanto nervosismo, forse siete meno convinti di portare a casa la poltrona".

"Ricordo ai senatori a vita che si apprestano a votare la fiducia - ha quindi aggiunto Salvini -, cosa diceva il leader dei 5 Stelle di loro, 'non muoiono mai o muoiono troppo tardi'".

"Noi per i no, lo dico a Renzi, abbiamo mollato sette poltrone, non due", ha poi sottolineato , passando quindi al tema Recovery e Ue: "Sono per due terzi dei prestiti che dovranno essere restituiti, non è 'cosa vostra', ma cosa di tutti" e "se la Ue imporrà la patrimoniale, nuove tasse, e voi direte sì sarete attentatori nei confronti degli italiani".

"'Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura una volta sola'. Viva l'Italia che non ha paura e andate a casa che è ora", la conclusione dell'intervento con citazione del giudice Paolo Borsellino, già menzionato dal premier Giuseppe Conte.

Senatori a vita, Casellati riprende Salvini

Momenti di tensione in aula al Senato sul finire dell'intervento del leader della Lega. Nel passaggio sui senatori a vita, Matteo Salvini, che in parte citava Beppe Grillo, è incorso nel richiamo del presidente Elisabetta Casellati, che ha detto che le sue osservazioni "non mi sono sembrate appropriate le sue osservazioni", e poi le ha definite "irrispettose" nei confronti dei senatori a vita.

"Sì, è vero, sono d'accordo, sono parole vergognose, quindi sono certo che il senatore Licheri, del M5S che parlerà dopo di me, si scusi a nome di Beppe Grillo", ha replicato Salvini a Casellati.

Nel frattempo il clima si surriscalda nell'emiciclo e Casellati ha ricordato che in oltre dieci ore di seduta tutti hanno finito con il raddoppiare i tempi di intervento ma che a nessuno è stata tolta la parola, data l'importanza della seduta.

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