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Riggio: da Enac massima collaborazione con Authority su tariffe

07 aprile 2014 | 16.55
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Riggio: da Enac massima collaborazione con Authority su tariffe

Lo sviluppo del sistema aeroportuale nazionale non puo' attendere. Ci sono importanti scali italiani, che rappresentano il 50% del traffico passeggeri, che hanno bisogno di certezze sulle tariffe per poter proseguire negli investimenti programmati. Serve, per questo, superare con urgenza la fase di transizione che si e' aperta, con l'attuazione della direttiva comunitaria sui diritti aeroportuali che, in Italia, e' stata applicata varando la nuova Autorita' dei Trasporti, alla quale sono trasferite competenze in capo all'Enac. E per scongiurare il rischio di uno stallo, l'Ente nazionale dell'aviazione civile, per voce del suo presidente Vito Riggio, offre la ''massima cooperazione e collaborazione'' con la nuova Authority.

''Intendiamo mettere a disposizione la nostra esperienza. Ho gia' detto al presidente della nuova Autorita' dei Trasporti Camanzi che puo' utilizzare le competenze maturate dall'Enac'', ha detto Riggio parlando in occasione della presentazione degli atti del seminario ''L'attuazione della direttiva 2009/12/Ce sui diritti aeroportuali: l'Enac e l'Autorita' di regolazione dei Trasporti'', che si e' svolto lo scorso novembre. Un incontro per definire le questioni aperte, ha detto Riggio, e' stato annunciato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi.

Per Riggio, ''c'e' un'urgenza di dare certezze a tutti gli aeroporti''. ''L'Enac - ha detto - si augura che gli schemi tariffari siano approvati dai due ministeri interessati, Infrastrutture e Trasporti ed Economia, e dall'Autorita' in breve tempo, in modo da consentire a importanti aeroporti italiani di avere certezza della loro regolazione tariffaria e quindi di proseguire negli investimenti programmati, necessari per uno sviluppo sano e competitivo''.

Nel 2009 è stata emanata la Direttiva europea che stabilisce i principi comuni per la determinazione e riscossione dei diritti aeroportuali negli aeroporti aperti al traffico aereo commerciale il cui volume di traffico annuale supera la soglia di 5 milioni di passeggeri e nell'aeroporto con il maggior traffico passeggeri in ciascuno Stato membro. A seguito di questa direttiva, nel 2012 il legislatore italiano ha varato l'istituzione di un'autorità per la regolazione tariffaria per l'intero settore.

Nel periodo intercorso tra la direttiva europea e l'attuazione in Italia, l'Enac ha continuato a operare nella fase transitoria concludendo sia i contratti di programma con i principali aeroporti, sia definendo gli schemi tariffari che, dopo ampia consultazione con gli operatori e con i soggetti coinvolti, sono stati inviati per i pareri di competenza ai ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell'Economia e Finanza. Una volta approvati i modelli tariffari, si potrà procedere con la stipula di accordi ad hoc tra i gestori e gli operatori degli scali per la definizione delle tariffe.

''L'Enac - ha spiegato il direttore generale dell'Ente Alessio Quaranta - ha competenze esclusive in campo tecnico giuridico economico amministrativo di presidio del settore. Accanto ai propri compiti istituzionali di regolazione, l'Ente continuerà a svolgere i compiti di amministrazione attiva, funzioni che non possono assolutamente essere demandate all'autorità di regolazione tariffaria. Inoltre, vorrei sottolineare che per noi le tariffe aeroportuali non sono fini a se stesse, ma rappresentano uno strumento per garantire la sicurezza. Il fine ultimo dell'attività dell'Enac, infatti, è assicurare da un lato la sicurezza, dall'altro la tutela dei diritti dei passeggeri''.

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