Sono alle battute finali, e approderanno domani in direttivo per un primo via libera, le due proposte di Confindustria per il Paese e per le elezioni europee che si svolgeranno il prossimo maggio. Due dossier distinti, a quanto apprende l'Adnkronos, strettamente legati da un unico obiettivo: un 'manifesto' per l'Italia, che aggiorna e attualizza quello già messo a punto lo scorso anno, con cui indicare al governo la 'rotta' di una maggiore competitività e crescita; e un 'manifesto' per le elezioni europee, linee guida per consentire al Paese di restare protagonista della scena europea.
Dossier che dovrebbero poi passare all'esame della Giunta di viale dell'Astronomia già giovedì prossimo. Un manifesto puntuale e particolareggiato, il primo, con dati e tabelle; piu' politico e di scenario il secondo. Il focus ovviamente e' tutto sulla crisi e sulla possibilità che il Paese agganci la ripresa e l'economia reale torni a crescere con "politiche coerenti" al peso 'manufatturiero' italiano.
Per questo, viale dell'Astronomia avrebbe disegnato un menu' di interventi ad hoc per rilanciare il settore industriale che consegnerà poi al dibattito nazionale e politico. Tra le voci principali, il taglio del costo dell'energia, la riduzione del global tax rate delle imprese, dall'Imu all'Irap sul lavoro fino alla detassazione del salario di produttività, il potenziamento delle agevolazioni per aumenti di capitale. Una manovra che varrebbe circa 16 mld di euro nel 2014 per salire a 30 nel 2015 e a circa 80 mld nel 2018, a cui fanno da contraltare indicazioni precise di copertura attraverso, tra le altre voci, l'indicazione di una serie di tagli alla spesa pubblica improduttiva e agli sprechi, la lotta all'evasione e il riordino degli incentivi alle imprese.
