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Maltempo: morte 328 persone in 12 anni per frane e alluvioni

06 febbraio 2014 | 14.00
LETTURA: 2 minuti

Frane e alluvioni in Italia continuano ad aumentare, da poco più di 100 eventi l'anno tra il 2002 e il 2006 siamo gradualmente arrivati ai 351 del 2013 e ai 110 solo nei primi 20 giorni del 2014. Ad essere in gioco non è solo la salute del nostro territorio ma la vita dei cittadini: negli ultimi 12 anni hanno perso la vita 328 persone. Sono solo alcuni dei dati raccolti in #DissestoItalia, la prima inchiesta multimediale sul dissesto idrogeologico presentata oggi a Roma da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente e realizzata dal gruppo di giornalisti indipendenti di Next New Media.

Con l'obiettivo di fare luce su cause e dimensioni del fenomeno in Italia, imprenditori, professionisti e ambientalisti hanno collaborato per tre mesi realizzando un reportage attraverso i luoghi simbolo del dissesto. Analisi, immagini, dati e testimonianze sono state raccolte in un webdoc (www.dissestoitalia.it). ''Ci sono risorse stanziate per la prevenzione ferme da 4 anni. Facciamo appello alle istituzioni perché vengano immediatamente sbloccate. Occorre, inoltre, mettere fine al paradosso che permette di spendere le risorse dopo i disastri mentre il Patto di Stabilità non consente ai Comuni di intervenire prima che questi avvengano'' commenta il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti.

"Parole ne sono state dette troppe, spesso accompagnate da lacrime di coccodrillo - dichiara il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - ora subito tre misure: impedire che i fondi per la riparazione vengano impiegati per ricostruire le stesse opere che hanno causato le situazioni di rischio destinandole invece alla loro delocalizzazione, avviare un piano d'informazione alla cittadinanza, stabilire un piano finanziario consistente sulla base di un adeguamento tecnico-scientifico dei piani di bacino''.

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