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Saccomanni: "Tempi brevi per vendita Poste e Enav, privatizzazioni da 8-9 mld"

12 febbraio 2014 | 20.44
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Saccomanni:

Roma, 12 feb. (Adnkronos) - Il governo vuole chiudere le operazioni di vendita delle azioni di Poste ed Enav ''nel miglior modo possibile e in tempi brevi''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, in audizione al Senato. Ovviamente, aggiunge il ministro, si dovrà tenere conto ''della situazione dei mercati finanziari nei mesi in cui si procederà all'esecuzione delle due operazioni''.

Le stime che riguardano le società interessate alle privatizzazioni (Poste, Enav, Eni, Stm), precisa il ministro, ''devono essere considerate preliminari e provvisorie, non essendo disponibili valori di riferimento di mercato per le realtà a oggi non quotate''. L'introito di 8-9 miliardi si riferisce alla prima fase di privatizzazione, che ''si intende concludere entro l'anno''.

''Il governo guarda con favore a ipotesi concrete di dismissione di partecipazioni che potranno essere realizzate da proprie società controllate'', dice ancora Saccomanni. "Il riferimento è a Ferrovie dello Stato e Cdp, in particolare con l'apertura del capitale privato di Fincantieri", puntualizza il ministro.

La decisione di procedere alla privatizzazione di Poste ed Enav, spiega Saccomanni, ''tiene conto del grado di preparazione delle società ad essere offerte a investitori privati, della loro appetibilita', di considerazioni in tema di governance di determinati settori strategici ovvero di vincoli normativi''.

Il valore delle società ''può essere solo stimato, sebbene con un buon grado di approssimazione, mediante l'utilizzo dei consueti metodi valutativi'', osserva il ministro. Si tratta comunque di una stima ''che va verificata sul mercato, anche a tutela dell'interesse pubblico''. In particolare, per quanto riguarda Poste, il governo ritiene che possa ''proficuamente attivarsi un processo di apertura del capitale ad azionisti privati, analogamente ai processi di privatizzazione avvenuti negli ultimi anni per altri operatori postali europei ''.

Un percorso simile ''potrebbe determinare ulteriori processi di miglioramento delle performance aziendali nei prossimi anni, con conseguente crescita del gruppo poste, che potrà beneficiare anche di un nuovo canale di approvvigionamento (la Borsa) per il supporto delle proprie strategie di sviluppo e rafforzamento competitivo''. Gli introiti derivanti dalle dismissioni di societa' partecipate direttamente dallo Stato, precisa il ministro, ''saranno esclusivamente destinati al fondo ammortamento dei titoli di Stato e utilizzati, attraverso il riacquisto o il rimborso a scadenza di detti titoli, per la riduzione del debito pubblico''. Per quanto riguarda, invece, le dismissioni di societa' partecipate indirettamente dallo Stato, gli introiti "andranno a beneficio delle societa' azioniste dirette". Nell'eventualita' in cui si dovessero generare plusvalenze ''le maggiori risorse a disposizione potranno essere retrocesse al ministero dell'Economia, con conseguenti benefici per i conti pubblici''.

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