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Tasi, Bankitalia: “Nel 2014 potrebbe aumentare anche del 60%”

30 maggio 2014 | 15.27
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Relazione annuale della Banca d’Italia: accadrebbe se ogni capoluogo applicasse un’aliquota pari al 2,5 per mille. Il livello della tassazione comunque ”ben al di sotto’’ rispetto al 2012. Forza Italia: “Equivale alla vecchia Imu”. La replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Gli italiani pagheranno meno ma è chiaro che se uno confronta con il 2013, quando l’Imu sulla prima casa fu abolita, è un altro discorso”. Visco: “Bene gli 80 euro ma ora sostegno all’occupazione”

Tasi, Bankitalia: “Nel 2014 potrebbe aumentare anche del 60%”

Nel 2014, nell’ipotesi di applicazione della Tasi ad aliquota base, il prelievo aumenterebbe di circa il 12% mentre, se ciascun capoluogo applicasse un’aliquota pari al 2,5 per mille, il prelievo complessivo crescerebbe di oltre il 60% rispetto al 2013. Lo rileva Bankitalia nella relazione annuale. Il livello della tassazione resterebbe comunque ”ben al di sotto’’ rispetto al 2012.

Un’analisi per i Comuni capoluogo di regione, si legge nel rapporto, “evidenzia una significativa contrazione del prelievo locale sulle abitazioni principali non di lusso nel 2013’’. Il prelievo complessivo ‘’è destinato ad aumentare nel 2014’’; qualora gli enti incrementassero le aliquote fino al 2,5 per mille, la tassazione locale su tali immobili si ‘’riporterebbe sui livelli del 2012’’, avverte Bankitalia.

Abitazione principale - Considerando un’abitazione principale non di lusso, nella media dei comuni capoluogo, il prelievo si è ridotto complessivamente di circa il 40% fra il 2012 e il 2013 (la componente relativa ai servizi sarebbe aumentata di circa il 20%, a fronte di una riduzione di oltre l’80% di quella patrimoniale).

A differenza dell’Imu, ricorda palazzo Koch, la Tasi “non prevede detrazioni base (uniformi a livello nazionale) per le abitazioni principali’’. Alcune misure, recentemente approvate, sono “volte a contenere, per il 2014, il rischio che il passaggio alla nuova imposta determini effetti redistributivi a svantaggio delle abitazioni principali con le rendite catastali più basse’’.

Forza Italia - “La Banca d’Italia dice la verità sulla Tasi sia per quest’anno sia, peggio ancora, per l’anno prossimo”. Lo afferma Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera ed esponente di Forza Italia, sottolineando che “per il 2014, la tassazione sulla prima casa sarà sostanzialmente equivalente al gettito della vecchia Imu”.

La responsabilità, rileva, “è prima del governo Letta-Alfano e poi del governo Renzi. Il governo Renzi ha confermato e addirittura aggravato la tassa sulla casa, prima casa inclusa. Noi abbiamo proposto, nelle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera, l’abolizione della tassa sulla prima casa con coperture ineccepibili (taglio degli acquisti di beni e servizi della Pubblica Amministrazione) ma governo e maggioranza hanno detto no”.

Delrio - “Siamo tranquilli e sereni con la valutazione che è stata fatta sul 2013, gli italiani pagheranno meno e laddove pagheranno di più dovranno parlarne con il loro comune”. Commenta così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, rispondendo a una domanda sulle stime Bankitalia sull’effettivo importo della Tasi per il 2014. ”Rispetto al 2012, che è l’anno di riferimento, non è assolutamente così. È chiaro che se uno confronta con il 2013 quando l’Imu prima casa fu abolita è un altro discorso. I parametri che abbiamo sempre detto sulla Tasi - spiega Delrio - è che ha un impatto inferiore alla tassazione presente negli anni normali. Il 2013 non è stato un anno normale perché fu abolita ‘una tantum’ l’Imu prima casa”.

”Quindi - prosegue il sottosegretario - noi siamo tranquilli e sereni con la valutazione che è stata fatta sul 2013”. Secondo la valutazione di Delrio, “gli italiani pagheranno meno e laddove pagheranno di più dovranno parlarne con il loro comune, e lo diciamo qui da Trento dove l’autonomia è un valore.”

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