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Petrolio: Pittella, in Basilicata royalties escluse da patto di stabilita'

20 giugno 2014 | 20.58
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L'obiettivo del governo lucano è il riconoscimento del contributo che viene fornito al fabbisogno energetico del Paese; pertanto, le royalties ''vanno considerate per quello che sono, cioé fondi attribuiti a compensazione delle attività estrattive di idrocarburi''

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella

Le royalties derivanti dalle attivita' di estrazione del petrolio in Basilicata saranno escluse dal patto di stabilita'. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Marcello Pittella, comunicando che il governo regiornale sta per procedere a licenziare un disegno di legge per escludere i proventi delle attivita' estrattive sul territorio. Le royalties per il 2013 ammontano a 166 milioni di euro.

Il provvedimento mira a ''mantenere la tenuta sociale e l'economia di una regione che sta lentamente morendo anche a causa dei lacci imposti dal patto di stabilita''', ha detto il governatore. ''Su questo punto intendiamo andare avanti - ha affermato Pittella - e sfidare il Governo su un'eventuale eccezione di incostituzionalita'. Sappiamo che le deroghe sono possibili, altrimenti il governo nazionale dovra' spiegarci perche' la legge di stabilita' ha escluso dal patto, a favore della Campania, gli investimenti per il termovalorizzatore di Acerra''. L'obiettivo del governo lucano e' il riconoscimento del contributo che viene fornito al fabbisogno energetico del Paese; pertanto, le royalties ''vanno considerate per quello che sono, cioe' fondi attribuiti a compensazione delle attivita' estrattive di idrocarburi''. A breve saranno coinvolti i parlamentari lucani per condurre questa iniziativa politica ed istituzionale.

Per la Basilicata il tetto annuale imposto dal Patto di stabilita’ e’ di 515 milioni di euro. Quest’anno sono stati interamente pagati i debiti risalenti al 2012, pari a 52 milioni di euro, 73 milioni su un totale di 160 milioni relativi al 2013 e liquidati 170 milioni di euro su un totale di 241 riferiti al 2014. La quota residua di patto ad oggi e’ di 222 milioni di euro. Nel 2014 la Regione deve affrontare gli esborsi per gli anni precedenti, la spesa obbligatoria pari a 125 milioni di euro, piu’ altre spese tra cui la debitoria maturata per il Trasporto pubblico locale e il cofinanziamento regionale per gli investimenti del Programmi operativi Fse, Fesr e Fears.

A conti fatti, il patto verrebbe sforato solo nel procedere ai pagamenti, quindi senza le risorse per rispondere alle esigenze delle imprese e delle amministrazioni locali. La Regione, ha spiegato Pittella, potrebbe gia’ far fronte alla debitoria complessiva con fondi propri disponibili, tenendo conto dei 377 milioni di euro in cassa e delle royalties. Il governo regionale, intanto, ha deciso di autorizzare, con una delibera in cui fissa i criteri di priorita’, la spesa di ulteriori 70 milioni di euro, somma di cui puo’ ancora liberamente disporre senza sforare il limite.

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