Il mercato dei giochi nel mondo è cresciuto nel 2013, con un trend in aumento del 4,2% rispetto al 2012, ma in Italia è in controtendenza con una riduzione della spesa netta del 6,6% passando dai 18,3 miliardi del 2012 a 17,1 mld del 2013. Il mercato risulta in sofferenza anche nei primi mesi del 2014.
Tuttavia, nonostante il forte calo, il settore dei giochi rappresenta "un mercato importante pari a 1,2 punti di Pil" ha sottolineato l'ad di Gtech Marco Sala alla presentazione del bilancio di sostenibilità. Il settore infatti occupa 140.000 addetti, 6.600 imprese aderenti alla Federazione 'Sistema Gioco Italia' di Confindustria e conta 120.000 punti vendita su tutto il territorio nazionale.
Le entrate erariali a 8,2 miliardi sono sostanzialmente stabili, di cui 3,6 miliardi da Gtech, circa il 44% del totale delle entrate derivanti dai giochi. Risulta in calo anche il numero di giocatori da 23,5 milioni del 2012 sono passati a 22,7 milioni.
Nel 2013 "la crescita in Europa non è stata impetuosa ma costante" ha osservato Sala in relazione all'incremento di 1,3% rispetto al 2012.
Sala ha evidenziato alcuni dati di Gtech che prosegue con il suo contributo alla crescita dell'occupazione, alla stabilità dei contratti e alla promozione della parità di genere. La società conta oggi 8.592 dipendenti in 51 paesi, con un incremento nel 2013 in Italia del 4% rispetto all'anno precedente contando 1624 dipendenti. Inoltre, il 98,4 % del personale è assunto a tempo indeterminato. La presenza delle donne è del 31,3%. Gtech ha più di 8.000 fornitori nel mondo (il 67,3% negli Stati Uniti ed in Italia).
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