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Mediobanca: "Dopo l'estate serve una manovra da almeno 10 miliardi"

03 luglio 2014 | 20.09
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In un report l'indicazione che prevede la necessità di nuove tasse e tagli alla spesa per riportare in rotta i conti pubblici italiani e rispettare il tetto del 3% di deficit

 - INFOPHOTO
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Servirà una manovra da almeno 10 miliardi dopo l'estate per riportare in rotta i conti pubblici italiani e rispettare il tetto del 3% di deficit. Ad affermarlo in un report diffuso oggi sono gli analisti di Mediobanca Securities, capitanati da Antonio Guglielmi.

In particolare, gli analisti giudicano "inevitabile" una manovra "da almeno 10 miliardi" entro l'anno, pur sottolineando come "la visione sull'Italia sia oggi più ottimista". Tuttavia, "nel breve termine", c'è la consapevolezza della necessità di mettere in campo ulteriori sacrifici. "La previsione del Governo di una crescita del Pil inferiore allo 0,8%, si tradurrà nella necessità di trovare almeno 10 miliardi di risorse aggiuntive attraverso un aumento delle tasse e tagli della spesa che porteranno a una ulteriore penalizzazione della crescita" per rispettare il vincolo del 3%.

"Tuttavia, nel documento di oggi - evidenziano gli esperti di Mediobanca Securities basati a Londra - c'è la volontà di elencare e quantificare i potenziali benefici", più che le problematiche, che arriveranno dall'azione del Governo, ma che avranno efficacia solo nel 2015 - 2016.

Gli analisti giudicano "una buona notizia" l'apertura del premier Matteo Renzi alle "misure keynesiane a favore della crescita attraverso investimenti pubblici, perché a nostro avviso si tratta della sola via per l'Italia per ritrovare la strada di una crescita rapida". Resta il fatto che, sottolinea il rapporto, "non è facile far sì che l'Europa si muova da una posizione più concentrata sul lato dell'offerta verso un approccio guidato maggiormente dalla domanda". In questo "identifichiamo la vera sfida di Renzi", ovvero assicurarsi "una solida vittoria in Europa" attraverso un alleggerimento dell'austerità, così "sarà il premier a fissare il tempo e le risorse necessarie per attuare le sue riforme". In definitiva, secondo lo studio di Mediobanca Securities, "probabilmente la situazione deve ulteriormente peggiorare prima di migliorare" e, dicono gli analisti, "siamo fiduciosi" che la mancata crescita a breve termine troverà un mercato in paziente attesa di un recupero nel medio periodo "sostenuto anche dalle riforme e dall'azione della Bce".

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