Dato Confcommercio al netto dell'economia sommersa, che è attorno al 17,3% del prodotto interno lordo. Pressione fiscale apparente al 44,1%. Ribassata la stima del Pil: +0,3% nel 2014 rispetto al +0,5 previsto in precedenza. Ma migliorano le previsioni dei consumi: +0,2%. Sangalli sui conti pubblici: "Senza crescita, manovra a ottobre". Ma il viceministro all'Economia Morando lo esclude: "Non serve a nulla"
Italia al primo posto della classifica Ocse per il carico fiscale, al 53,2% del Pil se si esclude la quota di economia sommersa (che è pari al 17,3% del Prodotto interno lordo). Sono i dati rilevati da Confcommercio.
La confederazione delle imprese, inoltre, ribassa la stima sul Pil 2014 a + 0,3% contro il +0,5 previsto a settembre. A pesare è il peggior andamento degli investimenti (-0,9% contro il -0,3 stimato a settembre) mentre i consumi dovrebbero leggermente migliorare a +0,2 rispetto al +0,1% previsto in precedenza.
Nuovi criteri di calcolo - Secondo le rilevazioni della Confcommercio, i nuovi criteri di calcolo del Pil introdotti dall'Ue comporteranno un calo del deficit dal 2,6% al 2,5%, liberando dunque 1,68 miliardi di risorse, pari a 250-300 euro a testa per ciascun italiano.
2014, lo spartiacque - "L'economia nel complesso ristagna", rileva la confederazione, e il 2014 sarà un anno "spartiacque tra crisi e modesta ripresa futura" mentre il 2015 - con il Pil a +0,9% - sarà "un anno di transizione più che di ripresa".
Il presidente Sangalli - Senza crescita, dice però Carlo Sangalli presidente di Confcommercio, "non si può escludere a ottobre una manovra correttiva".