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Rallenta l'inflazione a luglio. Carrello della spesa giù dello 0,6% su anno

31 luglio 2014 | 14.43
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Secondo i dati provvisori Istat, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,1% rispetto a giugno ed è salito dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Si tratta del livello più basso dall'agosto 2009

INFOPHOTO - INFOPHOTO
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Rallenta nuovamente, toccando il minimo dal 2009, l'inflazione italiana. Secondo quanto rende noto l'Istat a luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, è sceso dello 0,1% rispetto al mese precedente e salito dello 0,1% nei confronti di luglio 2013 (era +0,3% a giugno).

Quanto invece ai prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, il cosiddetto "carrello della spesa", questi diminuiscono dello 0,3% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,2% nei confronti di luglio 2013 (dal +0,3% registrato a giugno). In particolare i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,7% su base mensile e dello 0,6% su base annua (dal -0,5% del mese precedente).

Il rallentamento dell'inflazione è principalmente imputabile all'ampliarsi della flessione su base annua dei prezzi degli Energetici regolamentati, mentre il contributo di altri raggruppamenti di prodotto è marginale. L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari non lavorati (la cui flessione si stabilizza a -2,9%) e dei beni energetici, scende allo 0,6% (dallo 0,7% di giugno); al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,3% (da +0,5% del mese precedente).

Il calo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente ai ribassi dei prezzi della frutta fresca (-9,2%) e dei vegetali freschi (-3,9%), su cui incidono fattori di natura stagionale, e dei prezzi degli energetici regolamentati (-3,1%); a contenere questo calo sono i rialzi mensili dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+0,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,5%), anch'essi influenzati da fattori stagionali.

L'inflazione acquisita per il 2014, rileva l'Istat, è stabile allo 0,3%. Rispetto a luglio 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,6% (era -0,3% a giugno) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi resta stabile allo 0,8%. Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di tre decimi di punto percentuale rispetto a giugno 2014. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,7% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da -0,5% del mese precedente.

Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce del 2,1% su base mensile e fa registrare un tasso tendenziale nullo (era +0,2% a giugno). La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi estivi dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice Nic non tiene conto.

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