La presidente della Regione, Debora Serracchiani, punta a interventi organici, e perciò saranno utilizzate risorse del Piano di sviluppo rurale, del Fondo europeo di Sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo, che consentiranno di completare una serie azioni già intraprese, anche con la recente manovra di assestamento
Udine, 7 ago. - (Adnkronos)
(Afv/Zn/Adnkronos)
Sono 114 i milioni di euro a disposizione nei prossimi 4 anni per il rilancio sociale ed economico delle aree montane del Friuli Venezia Giulia. Le risorse derivano dai residui della programmazione economica 2007-13 e dalla programmazione 2014-20, oltre che dalla Regione. Saranno utilizzate attraverso interventi strategici da mettere a punto, a fine autunno, negli Stati generali della Montagna. Lo ha annunciato a Udine la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ha ribadito che la montagna, pari al 40% del territorio regionale, è centrale nelle politiche dell'Amministrazione regionale.
Sviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi, turismo sostenibile, cura e tutela del paesaggio, miglioramento dei servizi le quattro tematiche principali sulle quali si dovranno concentrare gli interventi di sviluppo, con l'innovazione quale filo conduttore, trasversale ai quattro obiettivi. "L'unico modo per impedire alle persone di abbandonare la montagna - ha indicato la governatrice - è garantire i servizi". Serracchiani punta a interventi organici, e perciò saranno utilizzate risorse del Piano di sviluppo rurale, del Fondo europeo di Sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo (in totale 99 milioni), che consentiranno di completare una serie azioni già intraprese, anche con la recente manovra di assestamento.
Infine, sia con finanziamenti regionali che comunitari si sta operando sulla prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio, anche nell'ambito dell'Accordo di Programma in base al quale la governatrice è stata di recente nominata commissario straordinario. "Vogliamo non dover rincorrere le emergenze - ha evidenziato - ma intervenire preventivamente sul nostro territorio, fragile per eccesso di urbanizzazione e scarsa manutenzione fatta nel passato".