Interesserà 816 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco e i 127 di quello di Livorno. "Siamo speranzosi che gli elementi di novità emersi possano portare a sbloccare la situazione'' ha affermato l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero
Prorogata di 4 mesi la cassa integrazione in deroga alla De Tomaso. L'accordo per prolungare la cassa integrazione fino al 31 dicembre è stato trovato oggi durante un incontro al ministero del Lavoro. Lo rende noto la Fiom, che spiega che la decisione è stata presa per approfondire le due nuove manifestazioni di interesse giunte in questi giorni. La cassa interesserà gli 816 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco e i 127 di quello di Livorno.
Domani mattina alle ore 9,30 è prevista l'assemblea con i lavoratori davanti ai cancelli dell'azienda.''Il dato positivo - commenta Vittorio De Martino, segretario regionale Fiom del Piemonte - è che siamo di fronte a un provvedimento che tutela per altri quattro mesi il salario dei lavoratori. Siamo però all'ultima proroga possibile della cassa ed è chiarissimo che la risoluzione del problema passerà attraverso la definizione di un nuovo piano industriale per la ricollocazione dei lavoratori: Governo, Ministeri e Regioni devono assolutamente mettere nella condizione gli eventuali investitori di costruire un piano che risolva il problema occupazionale''.
''Siamo speranzosi che gli elementi di novità emersi, ovvero le manifestazioni di interesse all'acquisizione pervenute da parte di una serie di aziende, così come ha evidenziato il curatore, possano portare a sbloccare la situazione''. Lo ha detto l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, al termine dell'incontro al ministero del Lavoro definendo "un risultato importante" l'accordo con cui è stata decisa la proroga di quattro mesi della cassa integrazione in deroga per i lavoratori De Tomaso.
''Nel frattempo i lavoratori che si avvalgono della cassa in deroga - precisa Pentenero - sono chiamati dalla Provinca di Torino a partecipare alle attività di formazione e ricollocazione lavorativa finanziate dalla Regione Piemonte e dal fondo europeo Feg. La partecipazione a tali attività è condizione necessaria per non perdere il diritto a beneficiare della cassa''.
