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Con la caccia allo sconto il cliente sbarca il lunario. I supermercati: "La crisi riempie il carrello solo di offerte"

18 settembre 2014 | 18.08
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In Italia e all'estero si moltiplicano le offerte accattivanti per aumentare le vendite in tempi di difficoltà economica. Il risultato? Dagli scaffali spariscono solo i prodotti a prezzo più basso. Unimpresa: "Il 78% degli italiani fa economia". Nomisma: "Guardano i volantini prima di uscire a fare la spesa mirata". La grande distribuzione lamenta che i costi restano fissi, mentre le vendite si spostano sempre più sulle promozioni

Con la caccia allo sconto il cliente sbarca il lunario. I supermercati:

Niente fila alle casse o carrelli strapieni, ormai si prendono soltanto pochi pezzi al supermercato e soprattutto scontati. La recessione, osserva Unimpresa, ha ormai radicalmente alterato le abitudini al supermercato: "Il 71,8% degli italiani fa economia''. Una percentuale che si traduce in una crescita della vendita promozionale dal 18% del 2000, spiega Nomisma, al 30% di quest'anno. "Il taglio dei prezzi è passato dal 24,7% di quattordici anni fa al 28% di oggi - dichiara Silvia Zucconi, coordinatore area Agroalimentare di Nomisma -. Un italiano su tre guarda le promozioni prima di uscire e fare una spesa mirata".

Una scelta quasi 'obbligata' in un contesto di crisi. Dall'ultimo monitoraggio Istat sarebbero quindici le città che fanno segnare un calo dei prezzi su base annua. "Da noi il fatturato promozionale si attesta attorno al 40% di quello totale - dice Marco Brambilla, direttore Area di Simply Italia -, negli ultimi anni, soprattutto negli ultimi tre, c'è stata una evoluzione. Si è arrivati a quasi metà del carrello che viene riempito con i prodotti in promozioni, ma i nostri costi restano sempre gli stessi". "Senza contare il fattore deflattivo per cui anche i prodotti non scontati oggi sono in scaffale a un importo inferiore". Ma "per uscire dalla logica delle promozioni - spiega Brambilla - con la campagna 'Costano meno! Per sempre' abbiamo abbassato del 20% tutti i prezzi dell’ortofrutta e della macelleria per offrire ai nostri clienti una convenienza continuativa. Abbiamo inoltre lanciato un nuovo concept 'La spesa in discesa', in test su alcuni supermercati, che offre un abbassamento generalizzato dei prezzi del 15-20% su tutto l’assortimento. Questo riposizionamento ha comportato una profonda revisione dell’assortimento, ma i risultati dei primi mesi premiano i nostri investimenti e il nostro coraggio. Infine, per ridurre le rimanenze alimentari e quindi gli sprechi di cibo, tema principe dell'Expo 2015 - sottolinea - abbiamo esteso a tutta la rete la campagna promossa da Regione Piemonte e Valle d'Aosta, offrendo ai clienti uno sconto del 30% alla cassa per i prodotti a breve scadenza identificati con il bollino 'Evitiamo gli sprechi'". Non sono solo i piccoli negozi che hanno chiuso per la crisi, ma anche gli stores iniziano a sentire il peso della difficoltà economica"

Ma c'è chi riesce anche ad aprire un nuovo format di supermercato, unendo prodotti di largo consumo a specialità da gourmet. Lo store, targato Carrefour, si trova in piazza Gramsci a Milano. ''Quando abbiamo cominciato a pensare a questo nuovo progetto, lo scorso mese di maggio - spiega Grégoire Kaufman, direttore commerciale e marketing di Carrefour - invece che condurre i soliti studi di settore abbiamo voluto dar voce alle nostre mogli. Abbiamo quindi lavorato alla 'ricetta', puntando su tre pilastri fondamentali: semplicità, qualità e convenienza''.

Dallo sconto tedesco se ti presenti nudo alla cassa alla trovata danese di non far pagare alcuni prodotti se li recensisci su Facebook e Twitter. All'estero si moltiplicano le strategie anticrisi e l'Italia cerca di stare al passo anche perché alle casse non si vedono più i carrelli pieni degli anni del boom. Pochi pezzi al massimo e in offerta.

Tra le idee più originali quella della spesa in 'notturna', lanciata all'Iperfamily di via di Torrevecchia a Roma. Se al posto di vedere la televisione vai a fare la spesa, dopo mangiato, c'è lo sconto del 10%. Francesco Buscaini, 27enne laureato in Economia, ha voluto mettere in pratica quanto studiato sui libri di scuola nel supermercato del padre. "Ho fatto la tesi proprio su questo - dice il giovane che si occupa di contabilità e del settore no food dell'Iperfamily - dalle 20 alle 22 vengono soprattutto pensionati, che approfittano dello sconto del 10%, e molti commercianti che chiudono il negozio e vengono a fare la spesa". I risultati si vedono. Se i carrelli prima delle 20 sono tutti mezzi vuoti, si riempiono miracolosamente dopo e anche alle casse il lavoro aumenta. "Con lo sconto su una spesa di duecento euro mensile ci paghiamo una pizza" racconta una coppia sorridente. Tanti gli anziani, alcuni soli, altri con l'intera famiglia. "Ci vengo con la mia nipotina, risparmio e le insegno come si sbarca il lunario" dice un'ottantenne. "Loro sono felici, noi pure perché non vendiamo solo i prodotti in offerta - conclude Massimo Buscaini, responsabile Iperfamily del punto vendita e padre dell'ideatore della promozione - abbiamo iniziato a febbraio un po' in sordina ad aprire in notturna, ora in quella fascia oraria registriamo il 20% in più".

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