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Peruzzo (Nomura), bene gli choc di Renzi ma ora i mercati attendono risultati

01 ottobre 2014 | 16.58
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L'economista di Nomura promuove interventi come gli 80 euro e l'ipotesi Tfr ma spiega: il governo ha un'agenda ambiziosa, entro fine anno deve varare le prime riforme

Silvio Peruzzo - Nomura
Silvio Peruzzo - Nomura

"Fra gli 80 euro e la possibilità di usare il tfr in busta paga per la prima volta parliamo di uno choc positivo. E sono benvenute tutte le ricette che portano liquidità" alla fascia di lavoratori più colpita dalla crisi. E' positivo il giudizio di Silvio Peruzzo, senior european economist di Nomura, raccolto dall'Adnkronos, sulle idee messe in campo dal governo Renzi per far ripartire la domanda interna.

Alla vigilia del viaggio del premier a Londra, "un incontro che non e' stato pubblicizzato molto" riconosce, Peruzzo si dice "relativamente ottimista" anche se evidenzia il "rischio di forte delusione". Un atteggiamento condiviso dai mercati su quello che, osserva, "e' uno dei leader più sotto i riflettori degli investitori interessati alla zona euro, sia per l'elemento di novità che rappresenta che per la sua retorica sulla flessibilità fiscale, con un cambiamento di direzione a livello europeo rispetto a quanto si e' visto negli ultimi anni".

In questo momento a livello internazionale, osserva l'economista, nelle valutazioni sul governo Renzi "si cerca di capire se c'e' un piano strategico e se può funzionare". Gli investitori, ammonisce Peruzzo, "sono abituati ad andare oltre le novità di tipo comunicativo, novità che possono essere eccessive e non tradotte in fatti concreti. Credo che il mercato abbia 'riprezzato' l'ottimismo iniziale ma questa esperienza di governo viene ancora vista con occhio positivo, magari paragonata alle precedenti, meno virtuose".

Ma il tempo stringe, spiega l'economista: "La riforma del lavoro viene vista come il terreno di gioco dove si misurerà la credibilità del governo, una credibilità che è stata comunque un po' persa per il mancato rispetto di quello che all'inizio era un calendario di riforme davvero ambizioso".

"L'aggressiva campagna di comunicazione di Renzi di sicuro mantiene più alta la soglia di attenzione dei mercati ma sul lungo termine conta soprattutto la capacita' di ottenere risultati tangibili. Da qui a fine anno almeno la riforma del lavoro e quella del sistema elettorale devono essere vicine all'approvazione definitiva, altrimenti sorgeranno grossi problemi di credibilità". Altro banco di prova per Peruzzo sono le privatizzazioni. "Non solo - spiega - per l'impatto diretto e misurabile sullo stock del debito italiano, ma per misurare l'eventuale riduzione dell'ingerenza statale in settori che altrove sono a gestione privata. Ogni governo ha promesso di alleggerire la presenza statale, ma nessuno ha rispettato gli annunci iniziali: se si riuscisse ad agire su questo fronte ne beneficerebbe la credibilità" dell'esecutivo Renzi.

Quanto alla flessibilità che l'Italia sarebbe riuscita a ottenere sul bilancio 2015 "non mi sembra - conclude - ci siano tutte queste conquiste, al di la' dell'utilizzo degli spazi di manovra previsti dal Fiscal Compact, come già fanno Francia e Olanda".

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