cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 12:37
10 ultim'ora BREAKING NEWS

A Milano il corteo Fiom, Landini: "Pronti a occupare le fabbriche"

08 ottobre 2014 | 11.01
LETTURA: 3 minuti

Il segretario generale: "Renzi invece di stare con i lavoratori ha scelto di stare con la Confindustria" (Le immagini del corteo)

(Adnkronos)
(Adnkronos)

È partito questa mattina il corteo della Fiom a Milano. Da piazzale Lotto a piazza Firenze i metalmeccanici sfilano per difendere i diritti dei lavoratori mentre a Roma, al Senato, si vota la fiducia al Jobs Act e nel capoluogo lombardo si svolge il vertice Ue sull'occupazione. Fotogallery

"Stop al jobs act" è lo striscione che campeggia sul camion che guida il corteo al quale partecipano, secondo le prime stime, circa 5mila persone (1.500, ma in aumento, secondo la polizia). Sfilano anche 115 lavoratori Nokia di cui è stato annunciato il licenziamento. Tra gli slogan della manifestazione anche: "Caro Renzi non c'è niente di moderno in quello che proponi"; "No alle vecchie ricette, si all'estensione dei diritti".

"Renzi invece di stare con i lavoratori ha scelto di stare con la Confindustria e con quelli che portano i soldi all'estero, con quelli che non vogliono fare il falso in bilancio. Lui deve davvero cambiare verso, invece non lo sta facendo", dice il segretario generale della Fiom Maurizio Landini. "Noi siamo pronti a fare tutti gli sforzi necessari, ma non firmeremo per i licenziamenti e gli abbassamenti dei salari, le maggiorazioni dei turni e il lavoro domenicale", aggiunge. Quindi avverte: "Siamo pronti a occupare le fabbriche, perché ci propongono di abbassare i salari. La precarietà non si combatte con i licenziamenti, ma con il tempo indeterminato e con maggiori diritti per tutti".

''Il tentativo è cercare di usare la crisi per cancellare i diritti'', sottolinea Landini. "Il Senato - dice a proposito del voto sul Jobs Act - non sta votando la fiducia al governo, ma la sfiducia a se stesso firmando una delega in bianco al governo. Di un Parlamento così non ce ne facciamo niente".

Blitz di protesta a sede ministero a Milano - Sempre a Milano, c'è stato questa mattina un blitz di protesta nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sul palazzo sono state lasciate scritte contro il Jobs Act e volantini contro la 'speculazione sul lavoro'. Gli autori, ancora non individuati, hanno anche imbrattato le vetrate della sede e hanno lanciato un paio di lacrimogeni. In tutto il blitz è durato pochi minuti. Sul posto sono intervenuti subito i carabinieri e la situazione è presto tornata alla normalità.

Tafferugli all'esterno del vertice Ue - Qualche tafferuglio, con spintoni e lancio di mortaretti, si è poi registrato in tarda mattinata a Milano all'esterno del Mico, sede del vertice Ue sul lavoro. Secondo il resoconto della polizia non ci sarebbero stati incidenti di rilievo. Stando a una prima ricostruzione, a provocare i disordini, seppur contenuti, sarebbero stati alcuni partecipanti al presidio di protesta Usb organizzato in mattinata in piazza Stefano Turr a Milano. Prima di questa 'azione' un gruppo di attivisti aveva occupato il passaggio pedonale che attraversa il Ponte della Ghisolfa, 'addobbandolo' con bandiere e striscioni contro il precariato.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza