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Il porto di Civitavecchia lancia la sfida dei mega-yacht

09 ottobre 2014 | 15.46
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Inaugurato il Roma Marina Yachting, da crociere e nautica d’elite ricadute su economia e occupazione

Veduta del 'Roma Marina Yachting'
Veduta del 'Roma Marina Yachting'

Il porto di Civitavecchia lancia sul mercato della grande nautica da diporto il Roma Marina Yachting, una infrastruttura che si candida a diventare la più importante e la più, storicamente e architettonicamente, suggestiva base per mega-yacht del Mediterraneo. (FOTOGALLERY) (VIDEO)

Dopo aver conquistato la leadership mediterranea nelle crociere con un traffico annuale di circa 2 milioni e mezzo di passeggeri, l’Autorità portuale di Civitavecchia ha lanciato oggi la nuova sfida. E lo ha fatto in occasione della 2giorni del Mediterraneo, l’appuntamento annuale che raduna nel porto laziale alcuni fra i più importanti player del settore marittimo e portuale.

“Nelle acque – ha sottolineato il presidente del porto, Pasqualino Monti – dove ormeggiavano le triremi dell’imperatore Traiano” potranno trovare rifugio 14 mega-yacht di lunghezza superiore ai cento metri, e altre 150 imbarcazioni di superlusso. Una infrastruttura quella del Roma Marina Yachting che è parte integrante del piano di sviluppo del porto laziale che ha anche nel mirino l’avvio a tappe forzate del nuovo terminal container.

Intervenendo alla cerimonia di taglio del nastro del nuovo marina, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, nell’annunciare i risultati positivi del confronto con l’Unione europea sui temi degli aiuti di Stato ai porti e della diversificazione nei trattamenti dei diversi sistemi portuali nazionali, ha confermato l’accelerazione del piano della logistica e dei porti (90 giorni per la sua messa a punto a partire dalla conversione in legge delle norme contenute nello Sblocca-Italia), il varo delle misure per recuperare i danni prodotti da “errate scelte governative” nel settore della nautica, e la definizione di un progetto infrastrutturale che coordini gli interventi su porti, interporti, ferrovie e aeroporti.

Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia e di Assoporti, ha illustrato le linee guida di “un grande disegno globale” di sviluppo di un porto che” ha sempre trasformato le sue ambizioni in fatti concreti” . Dopo le crociere e i mega yacht, nel mirino ora c’è il nuovo terminal container che sarà l’infrastruttura base della nuova piattaforma logistica Lazio e la cui realizzazione è entrata in corsia preferenziale.

L’attenzione dei lavori nella 2 giorni del Mediterraneo si è concentrata in particolare sulle ricadute economiche e occupazionali del turismo che viene dal mare. Pierfrancesco Vago, presidente di Clia (l’associazione che raggruppa i principali operatori mondiali di crociere) ha rimarcato come le crociere generino in Europa 340.000 posti di lavoro (100.000 in Italia paese dove i 7 milioni di passeggeri che transitano attraverso i porti italiani spendono mediamente 70 euro pro-capite).

Per quanto riguarda la grande nautica che “paradossalmente si continua a considerare un hobby per ricchi”, Luca Pedol (Nauta Yacht) ha ricordato come la sola costruzione del più grande yacht del mondo, l’Azzam, progettato proprio dallo studio Nauta, abbia dato lavoro a mille addetti per tre anni e come le ricadute territoriali connesse con l’attività e la sosta dei mega-yacht producano ricadute economiche e occupazionali eccezionali. Tony Harris, Ceo di Boat International Media, ha sottolineato come ogni grande yacht lasci al territorio 100.000 euro l’anno solo ormeggio e provviste e altri 250.000 di spese per servizi e shopping.

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