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Padoan: "Rispetteremo il limite del 3%". Moody's: "Bilancio Italia solido, ha più tempo per le riforme"

14 ottobre 2014 | 19.10
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Il ministro dell’Economia al termine della riunione dell’Ecofin a Lussemburgo: "Aggiustamento deficit strutturale dello 0,1%, usiamo la flessibilità nelle regole". Commissione Ue: "Aspettiamo il testo prima di sbilanciarci". Agenzia americana conferma il rating per il nostro Paese e 'promuove' il Jobs Act

Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan (Foto Xinhua)
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan (Foto Xinhua)

Sarà dello 0,1% l’aggiustamento del deficit strutturale previsto dalla legge di Stabilità per il 2015 che il governo approverà domani e presenterà contestualmente alla Commissione europea. Lo ha confermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al termine della riunione dell’Ecofin a Lussemburgo. Per Padoan "Il limite del 3% del rapporto deficit/Pil "sarà rispettato" e "staremo sotto. E andremo avanti con il consolidamento strutturale".

Per il ministro "è presto per dire che bisogna correggere qualcosa che non è ancora finalizzato". Padoan ha spiegato che "il presidente del Consiglio ha presentato alcune componenti aggregate di una legge di Stabilità che deve ancora essere finalizzata".

"Il nostro rapporto con la Ue è molto costruttivo, cosa che è stata confermata negli incontri qui a Lussemburgo - ha sottolineato Padoan rispondendo a chi gli chiedeva se teme un rinvio della bozza italiana di bilancio 2015 da parte della Commissione Ue-. Siamo in regola con i vincoli europei e usiamo la flessibilità nelle regole. Avremo come al solito un dialogo aperto con la Commissione".

Il raggiungimento degli obiettivi strutturali di bilancio da parte dell'Italia "è stato ritardato rispetto agli impegni iniziali presi ad aprile. Perché la crescita per il 2015 era attesa più alta dell'1,1% di quanto abbiamo oggi. L'ambiente macroeconomico si è altamente deteriorato" ha aggiunto Padoan spiegando che "il nostro impegno è di andare nella direzione giusta, magari a un ritmo più lento ma accelerando il ritmo delle riforme".

Sempre più probabile, inoltre, che la misura sul tfr in busta paga possa essere inserita nella legge di stabilità. Lo conferma il ministro del lavoro, Giuliano Poletti: "Secondo ciò che ha dichiarato il presidente del Consiglio, a questo momento, è prevedibile di sì. Vedremo domani".

La Commissione Ue intanto attende di vedere il testo della legge di stabilità. "Mentre alcuni media vedono 'avvertimenti' in ogni parola pronunciata a Bruxelles, noi aspettiamo il piano di bilancio prima di sbilanciarci" scrive in un tweet, in italiano, il portavoce del commissario agli Affari Economici Katainen, Simon O'Connor.

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