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Expo 2015, Bracco: "Occasione unica per far crescere i rapporti Asia-Europa"

16 ottobre 2014 | 18.27
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Il presidente dell'Esposizione Universale, parlando all'Asia-Europe Business Forum a Milano: "'I dati indicano che esiste una totale interdipendenza tra i nostri due continenti". Entro lunedì un nuovo direttore lavori per il Palazzo Italia

Diana Bracco
Diana Bracco

''L'Expo 2015 di Milano è un'occasione unica per far crescere i rapporti tra Asia ed Europa''. Lo ha sottolineato il presidente di Expo 2015 Diana Bracco, parlando all'Asia-Europe Business Forum a Milano.

''I dati - ha spiegato - indicano che, a tutt'oggi, esiste una totale interdipendenza tra i nostri due continenti: nel 2013 le esportazioni dell'Ue verso l'Oriente ammontavano a 1,25 miliardi di euro, un terzo del commercio europeo e circa il doppio rispetto a dieci anni fa. Allo stesso tempo, l'Europa è oggi la destinazione principale delle merci asiatiche, con un 28% in più rispetto agli Stati Uniti''.

Numeri che mostrano come ''i nostri affari stanno crescendo rapidamente e che vi è un interesse reciproco nel supportare, incoraggiare e alimentare questa crescita''. In particolare, secondo la Bracco, l'Esposizione Universale servirà da opportunità strategica per incontri B2B intensi ed efficaci per gli affari del nostro Paese, con particolare attenzione su agricoltura, industria alimentare e del vino, servizi materiali e sostenibili, gestione energetica applicata ai sistemi di mobilità, sistemi logistici e fino alle più avanzate soluzioni di telecomunicazione e connettività.

Il presidente ha ricordato che l'Expo italiana è ''un'Esposizione Universale con delle caratteristiche assolutamente uniche e innovative. Non solo si tratta di un'esposizione, ma anche di un processo di partecipazione attiva tra un gran numero di attori attorno al tema 'Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita'. Un processo sostenibile, tecnologico, tematico e concentrato sui suoi visitatori.

Il grandioso sito dell'esposizione, che ricopre un milione di metri quadrati, aprirà dal primo maggio al 31 ottobre 2015. ''L'idea - ha spiegato Bracco - è quella di inaugurare un dialogo tra attori internazionali sulle sfide chiave che tutti devono affrontare: diritto garantito al cibo e all'acqua, le vie per incrementare la sicurezza alimentare, nuove soluzioni per preservare e incentivare la biodiversità del pianeta. Gli eventi, gli spettacoli, le conferenze e gli incontri che esploreranno i temi dell'Expo Milano 2015 nel corso di 6 mesi dovranno stimolare la conversazione tra i visitatori e i partecipanti e rafforzare le relazioni politiche ed economiche''.

E fino a oggi l'esposizione ha raggiunto un ''numero impressionante di Paesi partecipanti, 147, che rappresentano oltre il 90% della popolazione mondiale, assieme a 3 organizzazioni internazionali (Onu, Ue e Cern) e - per la prima volta nella storia dell'Expo - 13 organizzazioni non governative. Ci aspettiamo più di 20 milioni di visitatori da tutto il mondo e abbiamo già venduto oltre 5 milioni di biglietti, un numero impressionante così in anticipo. Abbiamo inoltre un numero record di padiglioni autocostruiti, 55, il più alto mai raggiunto nella storia dell'Esposizione Universale''.

E il tema stesso dell'Expo italiana ''è in linea con gli Obiettivi del Millenno delle Nazioni Unite. Non riesco - ha detto Bracco - a pensare a una sfida culturale più grande o più significativa per l'umanità e per l'Italia in particolare. Sono particolarmente contenta della considerevole partecipazione dei Paesi asiatici: avremo più padiglioni asiatici a Milano che a Shangai, segno evidente che molti di essi sono cresciuti in questi cinque anni. In altri termini, l'Expo italiana sta delineando una nuova geografia sociopolitica del mondo''.

Milano 2015 sarà di conseguenza ''una incredibile opportunità poiché presenterà inoltre l'Europa come un gigantesco mercato formato da almeno 500 milioni di consumatori. In questo modo, Expo darà ampia visibilità a quelle attività che decidono di consolidare le loro reti di rifornimento nel nostro continente e contribuirà al lancio di nuove relazioni commerciali, tecnologiche, turistiche, formative e di investimento''.

Per tutte queste ragioni la Bracco si è detta ''lieta che l'Unione europea abbia deciso di avere una forte presenza all'Expo di Milano e in particolare di essere all'interno del Padiglione dell'Italia, dove avranno luogo i principali eventi istituzionali e scientifici. Ritengo che questa location strategica permetterà all'Unione europea di massimizzare l'impatto della sua presenza e di ottenere una visibilità significativa''.

Quanto al Padiglione italiano, la Bracco ha sottolineato che " Palazzo Italia vanta un'area espositiva di 2.500 metri quadrati. Il Cardo, che interseca il Decumano, e che va dal Lago Arena al Teatro Aperto, ricopre un'area addizionale di oltre 400 metri quadrati. Il concetto ruota attorno all'idea del 'Vivarium', che simbolizza la crescita delle future generazioni. I giovani e le donne stanno al centro del nostro Padiglione. Per le donne, infatti, abbiamo creato un'iniziativa speciale - il 'Progetto Donne & Expo' - che promuove il networking tra personalità femminili da tutto il mondo''.

Legato al simbolismo evocativo dell'Albero della Vita, il Padiglione Italia è di conseguenza "immaginato come uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a 'germogliare' e questo offre formazione, una sorta di workshop permanente aperto a tutti. Esso 'si prenderà cura' dei talenti innovativi nel loro obiettivo di rinnovare il concetto di eccellenza italiana combinando tradizione e spirito di innovazione. E' pensato come una metafora per 'know how' e 'Made in Italy', come una piattaforma per la qualità del cibo e per la dieta mediterranea, ed esplorerà la relazione concettuale tra cultura e coltivazione''.

Palazzo Italia sarà un luogo di ''incontro e dialogo per tutti i Paesi partecipanti. In questo senso, diversi spazi all'interno del Padiglione Italia saranno messi a disposizione dell'Unione europea per eventi e incontri scientifici, d'affari e istituzionali che si intrecceranno certamente con le attività che saranno pianificate dal Padiglione dell'Ue''. In conclusione, ha sottolineato Bracco, ''ricordiamo che per secoli Asia ed Europa hanno rappresentato la culla della civilizzazione, e di conseguenza dobbiamo continuare a intrattenere forti relazioni allo scopo di costruire un mondo in cui ognuno e ciascun singolo cittadino abbia il diritto alla salute, al nutrimento e al progresso''.

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