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Crisi del gas? Sapelli, possiamo affrontare l'inverno serenamente

17 ottobre 2014 | 16.24
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La Russia, spiega l'economista, non è l'unico paese che fornisce il gas e ci sono alternative tra cui i rigassificatori. 'Non credo che bisogna creare allarmismi'.

Giulio Sapelli, Università degli studi di Milano
Giulio Sapelli, Università degli studi di Milano

"Possiamo stare abbastanza tranquilli. Non ci dovrebbe essere alcun pericolo da temere questo inverno". A sostenerlo all'Adnkronos è il professore di Storia economica all'Università degli Studi di Milano, Giulio Sapelli, commentando le ultime dichiarazioni del presidente russo, Valdimir Putin che è tornato a ribadire che se l'Ucraina userà illegalmente, per il suo consumo interno, il gas russo diretto ai paesi europei, la Russia ridurrà le sue forniture.

"Gli stoccaggi di gas in Italia e in Europa sono a livelli elevati nonostante la politica di liberalizzazione che ha impedito nuovi investimenti e messo dei tetti agli stoccaggi", sottolinea ancora Sapelli. "Nonostante questo eccesso di liberalizzazioni e di carenza degli investimenti possiamo affrontare questo inverno in modo abbastanza tranquillo. Anche perché la Russia non è l'unico paese che fornisce il gas e ci sono alternative tra cui i rigassificatori. Non credo che bisogna creare allarmismi".

Certamente, aggiunge l'economista, "se il 'conflitto' dovesse durare molti mesi avremmo un problema. Se la crisi dovesse durare mesi e mesi bisognerà fare saltare i 'tetti' in modo che si possano superare le quote previste". L'unico vero problema, sostiene Sapelli, "sono i commissari europei e le politiche energetiche che decideranno. La follia dei regolatori europei è alta".

In prospettiva non ci dovrebbe essere nessun aumento consistente del prezzo del gas. "Non vedo nel futuro un aumento del gas. Certo a differenza del petrolio che ha un mercato mondiale, quello del gas è regionale e ultra regolamento. E questo potrebbe favorire un eventuale aumento del prezzo", sottolinea Sapelli.

Per l'economista bisogna ripensare la politica energetica e puntare nuovamente sul nucleare. "Bisogna ripensare la politica energetica e tornare al nucleare come ha fatto il Regno Unito che intende costruire un Epr", sottolinea ancora Sapelli.

Il Governo guidato da Matteo Renzi, rileva l'economista, sul tema energetico "si sta indirizzando verso una politica ragionevole e nuova. Mi sembra ottima. L'esecutivo ha un'ottima idea in materia, speriamo che non sarà bloccata".

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