cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 00:15
10 ultim'ora BREAKING NEWS

L. Stabilità, l'Ue chiede "chiarimenti". Renzi: "Due miliardi? Possiamo metterli domani"

23 ottobre 2014 | 11.35
LETTURA: 5 minuti

Nella missiva (ECCO Il TESTO) si legge che la manovra prevede una "significativa deviazione dagli obiettivi sul bilancio". Il Mef: "Risposta entro domani". La pubblicazione della lettera diventa un caso. Governo convoca i sindacati per il 27 ottobre. Incontro tra il premier e le Regioni, intesa su 'lodo Chiamparino'

L. Stabilità, l'Ue chiede

La Legge di stabilità "viola" degli impegni "richiesti dal braccio preventivo del Patto di Stabilità e crescita", per questo la Commissione europea attende i chiarimenti dell'Italia entro il "24 ottobre". E' quanto si legge sulla lettera inviata dall'esecutivo Ue al governo e pubblicata sul sito del Mef (LEGGI), dove si comunica che "il Governo italiano risponderà entro domani". "Gli uffici tecnici del ministero dell'Economia e delle Finanze sono già in contatto con la direzione Ecfin a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea", si precisa.

Lapidario il commento di Renzi: "Rispetto al merito della discussione non mi pare che ci siano grandi problemi. Stiamo discutendo di 1-2 miliardi di differenza. Noi possiamo metterli anche domani mattina", ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, arrivando al vertice Ue a Bruxelles. "In una manovra di 36 miliardi e un bilancio da 800 miliardi, e con un Paese che ogni anno dà 20 miliardi all'Europa, il problema dei 2 miliardi che potrebbero in teoria essere necessari corrispondono veramente a un piccolissimo sforzo", ha aggiunto.

Nella missiva, datata 22 ottobre e firmata dal commissario Ue e vice presidente dell'esecutivo Ue Jyrki Katainen, Bruxelles afferma che "l'Italia prevede una significativa deviazione dal richiesto percorso di aggiustamento strutturale verso gli obiettivi di medio termine nel 2015 sulla base della prevista modifica al bilancio strutturale".

Assicurando che "la Commissione intende continuare un dialogo costruttivo con l'Italia per giungere ad una valutazione finale" della Legge di Stabilità, nella lettera indirizzata al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si legge che "la modifica prevista al bilancio strutturale per il 2015 sarebbe anche inferiore a quanto richiesto per assicurare il rispetto della regola transitoria sul debito".

Quindi, ricordando che "ci sono già stati ulteriori scambi di informazioni tra i vostri servizi e la Commissione", il commissario aggiunge: "sto scrivendo per avere informazioni sulle ragioni del mancato rispetto da parte del Patto di Stabilità per il 2015". Inoltre, prosegue Katainen "desidererei anche saper come l'Italia possa assicurare il pieno rispetto degli obblighi nelle politiche di bilancio previsti per il 2015 dal Patto di Stabilità e crescita".

Il Governo ha convocato Cgil, Cisl e Uil per lunedì 27 ottobre. Sul tavolo, secondo quanto si apprende, la legge di stabilità. A firmare la convocazione per le ore 16 il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. All'incontro parteciperanno anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan e il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia.

La pubblicazione del testo diventa un caso - La decisione di pubblicare la lettera, non è piaciuta a Jose Manuel Barroso. "E' stata una decisione unilaterale, la Commissione non era favorevole, perché stiamo continuando le consultazioni informali, tecniche e pensiamo che sia meglio avere un contesto di fiducia. Ma il governo italiano ha contattato Katainen, dicendo che avrebbero pubblicato la lettera, non ci siamo opposti, è un diritto", ha detto il presidente dell'esecutivo Ue smentendo che "è assolutamente falso" che la Commissione abbia spinto per la pubblicazione della lettera.

"Sono sorpreso che Barroso si sia sorpreso che abbiamo pubblicato la lettera", ha detto Renzi, arrivando al vertice Ue a Bruxelles, precisando che sarà seguita "l'attuazione completa della trasparenza come metodo di governo". E "pubblicheremo - ha aggiunto - non solo la lettera ma tutti i dati economici e quanto si spende in questi palazzi. Sarà molto divertente".

Secondo il ministro del Lavoro Giuliano Poletti da parte di Barroso non c'è stata alcuna arrabbiatura riguardo alla pubblicazione della lettera. Questa mattina, ha spiegato a margine di un convegno a Milano, ha visto il presidente uscente della Commissione europea e gli ha detto "che è una scelta che fanno i paesi" e che comunque "l'Italia gli aveva comunicato che l'avrebbe resa pubblica". Poletti, parlando, ha poi aggiunto che dopo la lettera non ci saranno novità sui contenuti perché quella dell'Italia è una posizione ripetutamente espressa".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
ue
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza