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Ast, incontro Guidi-sindacati giovedì mattina. E sugli scontri: "Subito le verifiche"

29 ottobre 2014 | 17.53
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Informativa alla Camera del ministro dello Sviluppo economico sullo stato della trattativa sulle Acciaierie speciali Terni: "Chiesto di ridurre esuberi da 550 a massimo 290". L'azienda, che ha ribadito la necessità di un efficientamento di 100 milioni all'anno per riacquistare competitività internazionale, accoglie le sollecitazioni del governo per "intensificare trattative con sindacati"

Federica Guidi (Foto Adnkronos)
Federica Guidi (Foto Adnkronos)

Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha convocato per il 30 ottobre alle 10 le organizzazioni sindacali "per un esame della vertenza Ast Terni alla luce degli ultimi sviluppi''. E' quanto si legge in una nota del ministero.

In giornata, riferendo alla Camera in una informativa, il ministro ha illustrato lo stato della trattativa sulle Acciaierie speciali Terni alle quali il governo ha proposto di ridurre "l'impatto sull'occupazione a circa la metà della cifra proposta" dall'azienda; e cioè a un massimo "di 290 unità" a fronte degli esuberi dichiarati in 550: sarebbero esuberi "da gestire in un periodo di 24 mesi, utilizzando la mobilità incentivata, con livelli di incentivi che l'azienda è stata disponibile a valutare tra i 50mila e gli 80mila euro".

In serata una nota di Acciai Speciali Terni comunica che, nel corso dell'incontro fra il ministro Guidi e l'amministratore delegato Lucia Morselli, "il ministero dello Sviluppo economico ha proposto modalità alternative per l'implementazione del Piano di ristrutturazione e di rilancio di Ast nel rispetto degli obiettivi economici inizialmente definiti''.

L'azienda, si legge, ''ritiene che tali proposte possano essere di supporto per l'individuazione di un percorso alternativo all'ottenimento della prevista riduzione del costo del lavoro di circa 30 milioni di euro all'anno e contemporaneamente garantire l'integrità del sito produttivo di Terni".

Ast, che "accoglie le sollecitazioni del ministro Guidi a proseguire e intensificare le trattative in corso con le organizzazioni sindacali, anche presso sedi istituzionali", ribadisce comunque che "nel caso in cui queste proposte alternative non fossero compatibili con il previsto contenimento dei costi, dovrà adottare le misure previste nel Piano già presentato lo scorso 17 luglio''. Un piano in cui l'azienda ritiene "necessarie riduzioni di costi - fra cui il costo del personale - per circa 100 milioni di euro''.

Da parte sua il ministro Guidi - garantendo che sugli scontri di Roma "saranno fatte verifiche" di cui "daremo conto", pronti "a prendere le necessarie misure" - ha sottolineato che la cornice che il governo ha tenuto presente nel confronto con l'azienda è quello del "mantenimento di due forni in una quasi piena o piena capacità produttiva. Abbiamo chiesto - ha detto il ministro nell'informativa - di valutare la possibilità del mantenimento di un forno a pieno regime (7 giorni a settimana con 3 turni) e un secondo forno (5 giorni con 3 turni)".

Il ministro ha riferito come l'azienda, che ha ribadito la necessità di un efficientamento di 100 milioni all'anno per riacquistare competitività sui mercati internazionali, ha già dichiarato di voler ridurre l'impatto dei tagli sul lavoro da 40 a 30 milioni. Questo, ha spiegato, "perché il governo ha messo a disposizione dell'azienda persone in grado di guidarla sugli strumenti" messi a disposizione dall'attuale normativa per la riduzione del costo dell'energia. "L'azienda - ha aggiunto - ha confermato il piano di investimenti da 100 milioni in quattro anni e si è detta disponibile ad aggiungere 10 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo".

Quanto alla negoziazione sul contratto di secondo livello, il governo non vuole e non può entrare" ha chiarito Guidi, indicando comunque come l'esecutivo anche su questo, come sull'intera vertenza, cerca di garantire al massimo la sua assistenza al tavolo negoziale.

Il ministro ritiene che sia "responsabilità delle parti tornare a quel tavolo per discutere anche di integrativo e salario aziendale", un tema questo che è "necessario" affrontare. Il ministro, parlando alla Camera della richiesta ad Ast di limitare a un massimo di 290 gli esuberi, da gestire con un piano di mobilità e incentivi, ha poi affermato che l'azienda segnala che "circa la metà hanno accettato e sono usciti".

Nel definire la vertenza come tra le più complicate di quelle che il governo ha di fronte, Guidi ha parlato di "una situazione ancora in evoluzione. Non ho rinunciato a pensare che ci sia un ipotesi di mediazione a cui si possa arrivare" ha detto, spiegando che "il governo ha lavorato giorni e notti per cercare di favorire al massimo una soluzione".

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