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Ast, Alfano: "Solidarietà a operai feriti. Diritto di manifestare sacro ma all'interno di regole"

30 ottobre 2014 | 09.16
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Incontro a Palazzo Chigi tra Renzi, Guidi e i sindacati (Video). Il ministro dell'Interno, all'indomani degli scontri in piazza propone un "tavolo permanente per una governance delle manifestazioni". Landini contesta la versione della polizia: ''Nessuno ha mai provato ad andare a Termini''. Scontri in piazza tra forze dell'ordine e lavoratori Ast (Video Fiom). La Questura: "Solo contenimento, volevano bloccare la stazione" (Video/Fotogallery)

Incontro a Palazzo Chigi Renzi e sindacati (Flickr/Palazzo Chigi)
Incontro a Palazzo Chigi Renzi e sindacati (Flickr/Palazzo Chigi)

Non cala la tensione il giorno dopo gli scontri in piazza con i lavoratori delle acciaierie di Terni caricati dalle forze dell'ordine. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dello Sviluppo Federica Guidi hanno incontrato le rappresentanze sindacali dell'Ast di Terni a palazzo Chigi. Mentre il numero uno della Cgil Susanna Camusso invita Renzi "ad abbassare i manganelli dell'ordine pubblico", riferendosi all'invito fatto dal premier ad abbassare i toni.

Renzi ha assicurato che "accerteremo le responsabilità per quanto accaduto". E il ministro Alfano, proprio con l'obiettivo di una "rigorosa e oggettiva ricostruzione", ha riferito prima al Senato e poi alla Camera.

E' un "imperativo morale portare a casa la vicenda Terni" ha spiegato Renzi nel corso dell'incontro con i sindacati a palazzo Chigi. Il premier ha sollecitato: "Bisogna separare la vicenda Terni dal confronto politico".

Parlando a Palazzo Madama, Alfano ha assicurato una "rigorosa e oggettiva ricostruzione" esprimendo "la mia personale solidarietà ai lavoratori dell'Ast e della polizia che sono stati feriti".

"Il diritto a manifestare è sacro e la sacralità di questo diritto è custodita nelle regole. Così funziona l'ordine pubblico" ha detto il ministro dell'Interno.

Sottolineando la propria "amarezza per la giornata", Alfano ha voluto ricordare l'importanza di "valorizzare la capacità di dialogo" in occasioni come queste. "Per questo - ha detto - con i leader sindacali abbiamo pensato a tavoli di confronto al Viminale". Obiettivo, parlare con le organizzazioni dei lavoratori del modo di "affrontare con un metodo condiviso" le manifestazioni, attraverso una "governance delle manifestazioni più impegnative per le forze dell'ordine".

Le forze di polizia, ha detto Alfano, si pongono "non come antagonisti ma a garanzia del diritto di manifestare, anche nel dissenso". Inoltre, dall'insediamento di questo governo, ha aggiunto, "ci sono state 5.934 manifestazioni di rilievo e la stragrande maggioranza ha avuto un corso assolutamente tranquillo". Di queste, "2.350 avevano al centro problematiche sindacali e occupazionali".

Il ministro ha quindi ribadito l'impegno per "realizzare quanto proposto, cioè il tavolo permanente che consenta migliore governance delle manifestazioni", sottolineando che "è lontana anni luce da questo governo l'dea di manganellare gli operai che manifestano così come credo sia lontana dagli operai quella di scaricare le tensioni sulle forze dell'ordine".

Dopo il comunicato della ambasciata tedesca, ha proseguito Alfano, "è stata avanzata richiesta dai sindacati di fare un corteo". A quel punto, "è subentrata la preoccupazione che alcuni manifestanti volessero dirigersi verso la stazione Termini: un gruppo di manifestanti si è diretto verso via Solferino che dà comunque accesso a piazza dei Cinquecento. Intimato l'alt al corteo, si è brevemente arrivati agli scontri".

Sulle vicende "faremo verifiche" ha assicurato Renzi. Il premier ha poi parlato di una "strategia complessiva su acciaio" perché "non vogliamo fare a meno del sindacato sulle trattative aziendali". Il punto, per Renzi, è "dare garanzie sul piano industriale a Terni". Ai sindacati ha chiesto "un confronto serio, nel merito". E appunto ha chiarito: "Io non consentirò di strumentalizzare Terni. E' un imperativo morale è chiudere la vicenda. Le discussioni politiche le lasciamo fuori da qui".

Il governo, ha assicurato il sottosegretario Graziano Delrio al termine dell'incontro, è ''impegnato nella salvaguardia dei posti di lavoro''. Per Delrio bisogna "superare l'episodio" della manifestazione. "Questo governo non ha mai detto e non dirà mai alzate i manganelli contro i lavoratori, le dinamiche dell'episodio verranno chiarite nelle prossime ore ma l'impegno preso già ieri ad essere disponibili al dialogo dice più di ogni parola sulle intenzioni del governo".

ESUBERI - Sul fronte degli esuberi ne "rimangono sul tavolo circa 150-140'', ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, sottolineando la disponibilità dell'azienda a limitare a "un massimo" di 290 gli esuberi sugli oltre 500 annunciati. "Circa 140 - ha affermato - sono già usciti dall'azienda" accettando gli incentivi proposti.

LANDINI CONTRO LA VERSIONE DELLA POLIZIA - Novità ''valutate positivamente'' dal segretario della Fiom Maurizio Landini. ''E' necessario che l'azienda confermi le cose dette al governo per quanto riguarda la capacità produttiva" e ''siamo pronti a sederci a un tavolo e a riprendere la trattativa". Landini contesta poi la versione della polizia: "Nessuno ha detto di andare alla stazione Termini e nessuno ci ha mai provato. Nella piazza si sapeva che volevamo andare al Mise dove si svolgeva un incontro con l'azienda". Al contempo il Comitato centrale della Fiom annuncia fermate e assemblee in tutti i luoghi di lavoro e iniziative sul territorio. "Rispondiamo con la mobilitazione all'aggressione contro i lavoratori che manifestavano pacificamente" , dice il Parlamentino Fiom.

CAMUSSO ATTACCA: GIU' I MANGANELLI - Premier nel mirino del segretario generale della Cgil Susanna Camusso. ''Abbassi i manganelli dell'ordine pubblico" attacca replicando così all'invito di Renzi ad abbassare i toni. "Se c'è qualcuno che ha alzato i toni - ha detto parlando in diretta a 'Radio Anch'io' - semmai è chi non sa leggere i giornali, direi che l'appello lo deve rivolgere in casa sua, nel governo", ha incalzato Camusso.

In merito alle cariche della polizia, ha detto: "A me pare un segnale davvero pericoloso per una situazione economica in grande difficoltà e in una situazione sociale molto difficile".

Ma per il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, intervistato da Radio24, "la mia impressione è che non si sia trattato di una carica di polizia, non c'era un ordine in tal senso".

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