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Energia: Vigevano, Acquirente Unico al servizio del mercato

31 ottobre 2014 | 16.03
LETTURA: 4 minuti

Assicuriamo le condizioni di tranquillità e di sicurezza per i clienti

L'Acquirente Unico al servizio del mercato elettrico. La società, "ideata come soggetto di transizione per il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero", ha il compito di acquistare l'elettricità per le famiglie e le pmi rimaste nel mercato tutelato e accompagna il consumatore informandolo sui propri diritti e supportandolo nel caso di eventuali controversie con i propri fornitore. "Stiamo cercando di assicurare al cliente finale -spiega l'ad di Acquirente Unico, Paolo Vigevano nel corso di Adnkronos Incontri- tutte le condizioni di tranquillità e di sicurezza per il passaggio al mercato libero".

Una transizione che durerà ancora per le complessità del settore e il basso livello di consapevolezza dei consumatori che non permettono di annullare ancora le tutele che sono attive dal 2007. "Dal 2007 -sottolinea Vigevano- i consumatori possono comprare sul mercato libero e scegliere il proprio fornitore di elettricità. Il consumatore finale non è ancora adeguatamente in grado di scegliere: non ha il tempo a disposizione per poter approfondire e scegliere". Inoltre, rileva l'ad di Acquirente Unico, "i risparmi che si possono ottenere cambiando fornitore sono ancora relativamente ridotti. Per una spesa media minima di 500 euro l'anno i risparmi che si possono ottenere sono solo di qualche decina di euro".

L'Acquirente Unico, a cui è stato affidato il compito di accompagnare il consumatore in questa fase di transizione, "è un grande aggregatore di domanda: compra per conto dei consumatori e toglie a loro le difficoltà di dover informarsi e dà fiducia". L'energia elettrica "è qualcosa di estremamente difficile da capire per poter scegliere adeguatamente". Attualmente, rileva Vigevano, "sono 9 milioni i consumatori in Italia ad essere passati sul mercato libero: 7 milioni di utenti domestici e 2 mln di imprese". Sul mercato tutelato, invece, ci sono ancora oltre 25 milioni di utenti di cui 21 mln domestici.

L'Acquirente Unico accompagna il consumatore attraverso diversi strumenti come lo Sportello del Consumatore di Energia, che gestisce per conto dell'Autorità per l'Energia e il Sistema Informativo Integrato (Sii).Il Sistema informativo Integrato, sottolinea Vigevano, "è una grande infrastrutture digitale creata in questi anni per uno scambio sicuro e affidabile di dati tra tutti gli operatori per favorire lo sviluppo del mercato. E' lo strumento che garantisce, in ogni momento, chi fa cosa e come lo fa".

In parallello al Sii, rileva ancora l'ad di Acquirente Unico, "è in funzione da 4 anni lo Sportello del Consumatore di Energia che è uno strumento che permette di informare i consumatori sui propri diritti e di risolvere eventuali problemi tra consumatori e fornitori di energia. L'Acquirente Unico, attraverso questo strumento, accompagna il cliente dal momento in cui sorge il problema fino alla soluzione". Inoltre, aggiunge Vigevano, "abbiamo avviato un altro strumento importante che è il servizio di conciliazione online: da una parte c'è il cliente finale e dall'altro c'è l'operatore. In mezzo c'è la figura del mediatore che permette di trovare una soluzione alle vertenze".

Tra le recenti competenze affidate all'Acquirente Unico c'è poi la gestione dell'Ocsit, l'organismo di gestione delle scorte petrolifere di sicurezza che ha come obiettivo quello di assicurare in maniera efficace e sicura gli approvvigionamenti del Paese. La Legge, che nel 2012 ha recepito una direttiva dell'Ue, sottolinea Vigevano, stabilisce l'obbligo per gli Stati membri di mantenere un livello minimo di scorte di petrolio e/o prodotti petroliferi. Scorte "in caso di emergenza -rileva- che devono essere pari a 90 giorni di consumi. Fino a qualche tempo fa queste scorte erano detenute da ciascun operatore. Per semplificare l'Ue ha deciso che ogni Stato membro dovesse avere un organismo centrale di stoccaggio delle scorte petrolifere in modo che si arrivi ad una gestione trasparente, facilmente identificabile e che possano essere messe a disposizione con la rapidità necessaria".

L'Ocsit, in dieci anni, deve acquistare 30 giorni di scorte. "Abbiamo iniziato quest'anno con un giorno ed entro marzo provvederemo con altri due giorni. Bisogna comprare progressivamente nel tempo per mediare il rischio di oscillazione dei prezzi. Siamo allineati con gli organismi degli altri paesi", spiega Vigevano.

Comunque, rileva, "stiamo procedendo senza gravare minimamente sul bilancio dello Stato. Noi forse siamo stati più bravi anche dagli altri perché ci siamo mossi molto rapidamente. Abbiamo ottenuto tassi di interesse favorevoli allineati alle condizioni di mercato".

Con il contratto di finanziamento di 300 milioni di euro firmato a fine giugno con la Société Générale "copriamo i primi tre giorni. Faremo altre gare per avere ulteriori prestiti bancari. Entro aprile effettueremo una nuova gara per altri due giorni".

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