Momenti di tensione durante il corteo contro lo Sblocca Italia. Tre feriti anche tra i manifestanti. Per individuare i responsabili verranno visionate le immagini realizzate dalla Polizia
Si avvarranno delle immagini, realizzate dalla Polizia, le indagini "finalizzate all’identificazione dei responsabili delle violenze" di venerdì mattina in occasione del corteo, indetto dai movimenti antagonisti, centri sociali, sindacalismo di base, associazioni ambientaliste e coordinamento studenti medi per contestare le norme contenute nel decreto 'Sblocca Italia' e, in particolare, gli interventi di salvaguardia e riqualificazione del comprensorio di Bagnoli-Coroglio. E' la questura di Napoli a sottolineare che negli scontri sono rimasti feriti tredici agenti, due dirigenti di Polizia e due militari dell’Arma dei Carabinieri. Tre automezzi della Polizia sono stati danneggiati. Al corteo, rileva una nota, "hanno partecipato circa mille persone che hanno raggiunto Città della Scienza attraversando le vie cittadine. Ivi giunti i manifestanti hanno tentato di forzare un cordone posto a tutela degli ingressi del museo, prima sospingendo con forza gli agenti della Polizia di Stato e successivamente colpendoli con aste e bastoni di legno, fino a lanciargli bombe carta, sampietrini, bottiglie ed altri oggetti contundenti". "Per allentare la violenta pressione che le forze dell’ordine stavano sopportando, sono stati esplosi alcuni lacrimogeni, ciò nonostante, molti dei manifestanti, travisati con caschi e sciarpe, hanno continuato a lanciare oggetti e grossi petardi. Durante gli scontri alcuni manifestanti si sono approvvigionati di ulteriori oggetti, mattoni, pali di ferro, reti, realizzando una vera e propria barricata a loro protezione. La situazione è quindi tornata lentamente alla normalità, senza nuovi scontri, né turbative o violenze". Gli organizzatori della manifestazione parlano di tre feriti anche tra i manifestanti.
La manifestazione era stata organizzata per essere concomitante alla visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Slittato a fine mese l'appuntamento istituzionale i promotori avevano deciso di svolgere comunque la manifestazione di protesta.
Presenti al corteo anche alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle che però al momento dello scontro avevano già lasciato la manifestazione, e quattro assessori della Giunta comunale di Napoli. Il corteo era partito da Piazzale Tecchio, nel quartiere Fuorigrotta, dirigendosi verso l'area ex Italsider di Bagnoli, per la quale lo Sblocca Italia prevede il commissariamento. "Si è scelto invece di tentare di umiliare il corteo", spiegano in una nota i "Comitati, cittadini e movimenti sociali contro il decreto Sblocca Italia", che parlano di tre manifestanti feriti smentendo categoricamente la presenza di 'Black Bloc' o altro: "Davanti a quei cancelli chiusi eravamo i giovani e la gente di questo quartiere con la rabbia e la delusione per quello che è successo in questi vent'anni e per la nuova speculazione che si annuncia".
