Dal dicastero arriva una nota in risposta ad articoli di stampa che fanno ipotizzare una messa all'asta del patrimonio di edilizia popolare del Paese. Anzi è in fase di preparazione un decreto che permetterà agli inquilini di poter acquistare l'alloggio in cui vivono "con diritto di prelazione e a condizioni vantaggiose".
Nessuna privatizzazione in vista delle case popolari. Lo precisa in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in risposta ad articoli di stampa che fanno ipotizzare una messa all'asta del patrimonio di edilizia popolare del Paese. In particolare il ministero precisa che "non esiste alcun 'decreto attuativo emanato il 27 agosto dal ministero delle Infrastrutture'" ma che, in accordo con il ministero dell'Economia e con la Conferenza unificata, si "sta lavorando al testo di un decreto attuativo del cosiddetto 'Piano casa' che prevede, per gli enti proprietari in accordo con le Regioni, la possibilità di messa in vendita degli alloggi di edilizia popolare la cui manutenzione sia economicamente onerosa". Pertanto - continua la nota - "non è assolutamente previsto" che le abitazioni vengano messe in vendita "al valore di mercato".
Ma non solo. Il ministero precisa che "il decreto in elaborazione, oltre che tentare di sanare la disastrosa situazione economica degli enti che gestiscono case popolari, permetterà agli inquilini di poter acquistare l'alloggio in cui vivono con diritto di prelazione e a condizioni vantaggiose" e che "nessun alloggio potrà essere venduto se all'inquilino che rinuncia alla prelazione non verrà offerta dall'ente proprietario una riallocazione in abitazione equivalente".