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Call center: boom adesioni addetti a sciopero, telefoni 'muti'

21 novembre 2014 | 14.17
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Azzola (Slc Cgil): "Adesione mai vista in tanti anni" tra gli 80mila lavoratori del settore. La protesta nazionale proclamata dai sindacati per chiedere al governo di intervenire per recepire correttamente una direttiva europea che tutela i lavoratori nei casi di cambi d'appalto

Call center: boom adesioni addetti a sciopero, telefoni 'muti'

Attese infinite e telefoni muti oggi per gli italiani che hanno provato a rivolgersi ai call center di aziende e società. E' stata infatti altissima l'adesione degli 80mila lavoratori dei call center italiani allo sciopero nazionale proclamato dai sindacati di categoria delle tlc.

"Stiamo registrando un'adesione mai vista in tanti anni - spiega a Labitalia Michele Azzola, segretario nazionale della Slc Cgil - quasi totale e con punte mai viste in alcune realtà fino ad ora: i lavoratori hanno risposto positivamente e chiedono al governo di intervenire nella vertenza sul settore".

Le richieste di sindacati e lavoratori sono precise: "Lo Stato italiano ha recepito male - spiega ancora Azzola - una direttiva europea che tutela i lavoratori nei casi di cambi d'appalto. Negli altri Paesi europei, se il committente cambia il fornitore di un servizio, i lavoratori del precedente fornitore devono essere tutelati".

In Italia, invece, avviene il contrario: "I committenti - spiega Azzola - dopo un periodo di rapporto con un fornitore fanno una nuova gara a cui partecipa un altro fornitore che usufruisce di agevolazioni per le assunzioni e si può permettere un massimo ribasso. Finito il periodo di tre anni di agevolazioni, il gioco ricomincia e il committente fa una nuova gara con un altro ribasso, e i lavoratori del precedente appalto vengono lasciati al proprio destino".Per questo motivo, il sindacato chiede "che il governo intervenga per portare le parti sociali a definire una 'clausola sociale' per tutelare questi lavoratori". "In questo momento a guadagnarci sono solo i committenti che possono godere di prezzi assolutamente fuori dal mercato", conclude.

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