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Acqua: approvate tariffe, nel 2014 +3,9%

24 novembre 2014 | 12.56
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Il via libera all'aggiornamento è arrivato dall'Autorità per l'Energia. Sei milioni di consumatori hanno avuto una riduzione del 10%

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Via libera dell'Autorità per l'Energia elettrica, il gas e i servizi idrici alle nuove tariffe 2014-2015 dell'acqua per circa 40 milioni di italiani. L'aggiornamento medio rispetto all’anno precedente prevede aumenti del +3,9% nel 2014 e del +4,8% nel 2015, con quasi 6 milioni di consumatori che hanno avuto una riduzione del 10% della bolletta. Approvati anche 4,5 miliardi di euro di investimenti da attivare nei prossimi 4 anni per nuove infrastrutture, tutela ambientale e miglioramento dei servizi, un valore pari a quello degli impianti finora realizzati. Sono alcuni dei risultati dell’azione dell’Autorità per l’energia nel settore dei servizi idrici, presentati nel corso della III Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici che si è svolta oggi a Milano.

"In questa prima fase dell’attività dell’Autorità - ha sottolineato il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, nella sua relazione - ci siamo focalizzati nel realizzare e applicare un metodo tariffario unico per tutto il Paese, oltre che a completare le informazioni sul settore. La prossima fase sarà ora indirizzata al completamento della regolazione, per consolidare ancor più le condizioni di realizzazione degli investimenti e individuare standard per i servizi capaci di incrementarne la qualità, con particolare attenzione ai bisogni dei consumatori, specie in disagio economico, alla trasparenza della fatturazione e alla qualità ambientale".

Il Metodo Tariffario Idrico, con cui sono state approvate le tariffe 2014-2015 e che per la prima volta nel Paese ricomprende e assorbe tutte le regolazioni previgenti, rappresenta l’evoluzione del Metodo tariffario transitorio (Mtt) utilizzato per il 2012-2013 e si basa su criteri innovativi, fondati sui principi della selettività e della responsabilizzazione. Il quadro regolatorio introdotto dall’Autorità nel corso del 2014 ha ricevuto "importanti conferme anche da parte del giudice amministrativo di primo grado". Con oltre 20 sentenze il Tar Lombardia ha respinto i ricorsi contro il metodo tariffario presentati da diversi soggetti che ne reclamavano l'illegittimità rispetto agli esiti del referendum del 2011 o rispetto ad alcuni aspetti strutturali.

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