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Legge di stabilità, da Bruxelles via libera 'condizionato'. A marzo nuova verifica

28 novembre 2014 | 11.14
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Per la Commissione le bozze di bilancio di sette paesi, tra cui l'Italia, sono "a rischio di non conformità". Moscovici, Roma deve "fare un piccolo sforzo supplementare" altrimenti "la Commissione si prenderà le sue responsabilità". Padoan: "Riconosciuto l'avvio delle riforme strutturali". E preannuncia un 2015 positivo per il Pil. Si riduce lo spread tra Btp e Bund a 134 punti, rendimento ai minimi storici al 2,04%

Legge di stabilità, da Bruxelles via libera 'condizionato'. A marzo nuova verifica

La Commissione Europea dà una via libera 'condizionato' alla Legge di Stabilità italiana per il 2015: infatti Bruxelles nel suo parere preannuncia per marzo una verifica dei nostri conti pubblici. Sulle bozze di bilancio per il 2015 di 16 Paesi dell'area euro - è il giudizio della Commissione - 5 sono "conformi" alle indicazioni del Patto di Stabilità e Crescita, 4 "sostanzialmente conformi" e 7, fra cui l'Italia, "a rischio di non conformità al Patto". L'Italia, spiega Bruxelles, "ha realizzato alcuni progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni fiscali diffuse dal Consiglio nel quadro del semestre europeo 2014", ma il governo deve "compiere ulteriori progressi". Oltre al nostro paese, nell'elenco dei membri 'sotto osservazione' ci sono Belgio, Spagna, Francia, Malta, Austria e Portogallo. La Commissione chiede pertanto di "adottare le misure necessarie nell’ambito della procedura nazionale di bilancio al fine di garantire che il bilancio 2015 sia conforme al Patto".

"Riteniamo - ha spiegato il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici - che all'Italia possa e debba essere chiesto un piccolo sforzo in più. E' necessario che da ora a marzo le cose avanzino" altrimenti, ha ammonito, "la Commissione non esiterà a prendersi le sue responsabilità".

A Roma, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sottolinea che la Commissione riconosce alcune "circostanze positive" come "l'agenda delle riforme strutturali che si stanno mettendo in moto". Il ministro sottolinea come l'impegno dell'Italia, sul fronte delle riforme strutturali contenute nella legge di stabilità, consentirà di ''mettere in moto un meccanismo virtuoso per cambiare ritmo''. Il ministro ha concluso spiegando che "dopo tre anni di recessione, riteniamo che il prossimo anno sara' di crescita positiva''.

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