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Fisco: Senato approva ddl rientro capitali, è legge

04 dicembre 2014 | 16.27
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Il premier Renzi esulta su twitter: "E' proprio la volta buona". Chi ha nascosto somme al fisco può farle emergere con un'autodenuncia: paga le tasse ma ha sconti sulle sanzioni. E non incorre nel reato di autoriciclaggio

Fisco: Senato approva ddl rientro capitali, è legge

Il Senato ha approvato il ddl sul rientro dei capitali. A favore hanno votato 119 senatori, i contrari sono stati 61 e 12 gli astenuti. Il provvedimento, che contiene anche le norme sull'autoriciclaggio, non è stato modificato nel passaggio dalla Camera a palazzo Madama, diventa così legge. "E' proprio la volta buona", si affretta a commentare via twitter il premier Matteo Renzi. Entra nel merito il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Non è un condono, perché chi aderisce paga tutto il dovuto. Grazie a tutto il Parlamento".

Con la nuova legge, chi avesse commesso violazioni fiscali e nascosto denaro o beni all'estero o in Italia può far emergere le somme con un'autodenuncia, attraverso la cosiddetta voluntary disclosure: l'evasore dovrà pagare tutte le tasse evase ma avrà sconti su sanzioni-interessi e non incorrerà nelle pene previste per i reati fiscali compiuti e soprattutto non verrà perseguito per il nuovo reato di autoriciclaggio.

Si tratta, evidenzia il ministro, di "un provvedimento atteso da tempo ed equilibrato, che ha concluso l'iter parlamentare grazie alla collaborazione dei gruppi di maggioranza e all'atteggiamento costruttivo delle opposizioni". L'intervento, rivendica, "è innovativo" perché, rispetto alle precedenti misure per il rientro dei capitali, non è un condono in quanto l'imposta dovuta si paga per intero. Chi aderirà avrà una riduzione delle sanzioni amministrative e penali". Inoltre, sottolinea Padoan, "questa legge sul rientro dei capitali è conforme alle best practices internazionali in tema di regolarizzazione dei redditi dei capitali esportati illegalmente all'estero, basate sulla trasparenza, sullo scambio automatico di informazioni e sulla fine del segreto bancario, che sono state adottate su iniziativa dell'Ocse, del G20 e dell'Ecofin sotto la presidenza italiana dell'Ue". Il ministro guarda quindi avanti. "Auspico che tutti coloro che sono potenzialmente interessati utilizzino questa opportunità per mettersi in regola. I proventi, che prudenzialmente non sono quantificati nel bilancio dello Stato, contribuiranno a dare sollievo alle finanze pubbliche".

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