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Guzzetti: stiamo dando vita al seme di un secondo welfare

05 dicembre 2014 | 09.08
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Milano per un giorno capitale del Terzo Settore con il convegno “Valore, innovazione, integrazione: Social Economy motore di sviluppo” promosso oggi da Fondazione EY Italia Onlus, con il contributo di Fondazione Cariplo e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Centro Congressi Fondazione Cariplo.

Circa 300 attori attivi in questo comparto si sono confrontati per affrontare temi cruciali per il suo futuro, anche alla luce della recente riforma: dal modello di governance relazionale e ai nuovi strumenti finanziari per un più ampio sviluppo socio-economico. Argomenti discussi anche grazie all’analisi realizzata dai gruppi di lavoro organizzati da settembre ad oggi e che hanno coinvolto più di 70 fondazioni e associazioni.

Ad aprire i lavori è stato Donato Iacovone, AD di EY Italia: "L’attenzione di EY verso la promozione e il sostegno di giovani talenti ha dato la spinta per creare Fondazione EY Italia Onlus che sostiene progetti di valore rivolti in particolare ai giovani in situazione di disagio. Inoltre, obiettivo della nostra Fondazione è alimentare un dialogo con il mondo del Terzo Settore; questo Forum è una tappa del percorso: 300 realtà che operano nel sociale sono state coinvolte per affrontare insieme temi fondamentali. La social economy è un importante fattore di crescita del nostro Paese. Diventa essenziale per il Terzo Settore rinnovarsi e creare una rete al fine di collaborare e porre le basi per realizzare grandi progetti integrati".

Anche Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo, ha sottolineato il valore dell’incontro odierno: "Abbiamo collaborato a questa iniziativa perché siamo convinti dell’importanza della collaborazione tra il privato e il privato sociale. Due pilastri del nostro sistema che stanno dimostrando di saper fare innovazione sociale. Le fondazioni, come Cariplo, le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, collaborando con le aziende, stanno dando vita a esperienze che sono il seme di un secondo welfare, dal momento che lo Stato non è più in grado di garantire l’assistenza alle persone che hanno bisogno, come accadeva in passato".

Nella giornata di oggi, ha proseguito, "si parla di governance e di strumenti finanziari per i bisogni sociali; temi su cui è necessaria una forte competenza specifica, per questo diciamo che per fare filantropia e per fare innovazione sociale oggi occorre essere manager con un cuore e una sensibilità speciale. Cerchiamo alleanze con le aziende che abbiano la stessa visione innovativa".

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