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Eurogruppo all'Italia: "Preoccupa livello del debito. Serve correzione conti dello 0,5% del Pil"

08 dicembre 2014 | 10.36
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Dijsselbloem: "Entro marzo misure per ridurre il deficit". Padoan: "Apprezzate le nostre riforme". La Germania corregge il tiro con Schaeuble: "Dall'Italia riforma notevole del mercato del lavoro". Merkel bacchetta Italia e Francia: "Riforme insufficienti"

 (Infophoto)
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"Lo sforzo strutturale dell'Italia per il 2015 sarà dello 0,1% del Prodotto interno lordo, mentre il braccio preventivo" del Patto di Stabilità e Crescita "richiede lo 0,5% del Pil. Su queste basi, misure efficaci sarebbero necessarie per consentire un miglioramento dello sforzo strutturale". E' quanto si chiede nelle conclusioni dell'Eurogruppo nella riunione a Bruxelles dedicata all'esame delle bozze di bilancio per il 2015.

L'Eurogruppo spiega che "accoglie con favore gli impegni dell'Italia di attuare le misure necessarie per assicurare che il bilancio 2015 rispetterà le regole del braccio preventivo di Patto di Stabilità e Crescita" e "l'impegno a utilizzare i redditi inattesi o i risparmi delle spese impreviste per il 2015 e di aumentare lo sforzo per le privatizzazioni per correggere le debolezze strutturali dell'economia e incoraggiare l'attuazione dell'ambiziosa e ampia agenda di riforme".

Ancora, l'Eurogruppo "riconosce che le circostanze economiche sfavorevoli e il tasso di inflazione molto basso" in Italia "hanno complicato il raggiungimento dell'obiettivo della riduzione del debito pubblico e che il pieno rispetto della regola del debito risulta molto impegnativo", ma "l'elevato livello del debito rimane una preoccupazione". L'Eurogruppo inoltre "concorda con la valutazione della Commissione che la bozza di bilancio dell'Italia per il 2015 rischia di non rispettare le indicazioni del Patto di Stabilità e Crescita".

I sette Paesi dell’area euro, fra cui l’Italia, che rischiano di non rispettare le regole del Patto di Stabilità e Crescita nel 2015 dovrebbero prendere “tempestivamente le misure aggiuntive necessarie” per conformarsi alle indicazioni, ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine della riunione. Per Italia, Francia e Belgio, ha ribadito, “ci sarà una nuova valutazione a marzo”.

"La differenza fra 0,1% e 0,5%" dello sforzo aggiuntivo dell'Italia per correggere il deficit strutturale nel 2015 "è 0,4%. Ma è possibile che questo divario venga colmato con nuove misure, con misure efficaci o discutendo con la Commissione sulla valutazione delle misure che già sono sul tavolo - ha spiegato Dijsselbloem - Questa terza possibilità è che la Commissione sulla base di valutazioni future stabilisca che quello 0,1% sia in realtà uno 0,2%". "E’ per questo - ha sottolineato - che la Commissione ha detto che nel caso di Italia, Francia e Belgio si andrà avanti con i colloqui per dare più tempo. Ma questo tempo deve essere utilizzato per colmare quel divario. Cosa che può essere fatta con nuove misure, con misure efficaci o con un accordo con la Commissione sulle misure già proposte".

“Dalle dichiarazioni dell’Eurogruppo non emerge alcuna richiesta di una manovra aggiuntiva” ha detto il portavoce del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine dell'Eurogruppo. Il portavoce di Padoan ha spiegato che "sull’attuazione delle riforme il governo procederà speditamente e con grande determinazione come ha sempre dichiarato". L’Eurogruppo, che si è riunito a Bruxelles, "riconosce l’importanza dello sforzo italiano sulle riforme”, ha aggiunto.

"Anche l'Eurogruppo apprezza l'agenda delle riforme dell'Italia - ha scritto Padoan su Twitter - Gli effetti sulla nostra economia dipendono da un'implementazione efficace e tempestiva". "Nessuna richiesta di misure aggiuntive: legge di stabilità 2015 attuata in modo efficace rilancerà economia italiana", ha aggiunto il ministro.

In mattinata, entrando alla riunione, il ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble, aveva dichiarato che l’Italia “ha approvato una notevole riforma del mercato del lavoro”, all'indomani delle critiche della cancelliera Merkel nei confronti del nostro Paese e della Francia. La Commissione Ue, ha continuato Schaeuble, “ha proposto di concedere più tempo ad alcuni Paesi” che rischiavano di non rispettare le indicazioni del Patto di Stabilità e Crescita e “ora quel tempo deve essere usato per rispettare le regole”.

Quanto alla Francia, nelle conclusioni dell'Eurogruppo si sottolinea che lo sforzo strutturale nel 2015 per correggere il proprio deficit "sarà pari allo 0,3% del Pil, mentre è richiesto lo 0,8% sotto la procedura per deficit eccessivo. Su queste basi sarebbero necessarie misure aggiuntive per consentire un miglioramento dello sforzo strutturale per rispettare le regole del Patto di Stabilità e Crescita".

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