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Sciopero: Camusso all'attacco, precettazione atto gravissimo

11 dicembre 2014 | 20.55
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Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso attacca il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha emesso un'ordinanza di precettazione nei confronti dei lavoratori delle ferrovie in vista dello sciopero generale indetto per domani da Cgil e Uil. Decisione mai presa per uno sciopero generale, sottolinea la leader della Cgil. Sciopero: Cgil e Uil, stop generale il 12 dicembre, manifestazioni in 50 piazze

Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso (Infophoto).
Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso (Infophoto).

La Cgil risponde al governo a muso duro. La precettazione dei ferrovieri, decisa ieri dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, è "un atto gravissimo" di cui non c'e' "memoria per uno sciopero generale confederale". Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo al Forum di Repubblica Tv.

Una decisione che, ha continuato Camusso, "abbiamo appreso dai telegiornali. Si tratta di atti unilaterali che alzano i toni" e che, ha evidenziato, denunciano "la volontà di intervenire a gamba tesa".

Durissima anche la Uil Trasporti. "Abbiamo avuto notizia della precettazione dei ferrovieri, a mezzo stampa, nella tarda serata di ieri. Attualmente non abbiamo ricevuto alcuna convocazione o comunicazione formale da parte del Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi", rincarda la dose il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.

"Se a tale notizia dovesse seguire la formalizzazione della precettazione - sottolinea il sindacalista - costituirebbe un modo inconsueto e senza precedenti di limitare il diritto allo sciopero dei cittadini costituzionalmente garantito e nell’ambito di uno sciopero generale".

"Di fatto, ancora una volta, si paleserebbe l’arroganza di questo Governo - conclude il segretario generale Uilt - che oltre a non risolvere i problemi reali del Paese, oltre a introdurre norme precarizzanti il mondo del lavoro, con atteggiamenti di Stato di polizia ed eludendo qualsiasi confronto con il sindacato, vorrebbe vietare ai lavoratori di manifestare il proprio dissenso”.

I lavoratori delle ferrovie ieri sono stati precettati dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi qualora dovessero aderire allo sciopero generale di domani, indetto dalla Cgil e dalla Uil. Lupi ha infatti emesso un'ordinanza dopo aver "considerata anche la segnalazione dell'Autorità di garanzia per gli scioperi e valutata la situazione che verrebbe a crearsi con lo sciopero" e dunque, "il fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati per i cittadini utenti del servizio pubblico del trasporto ferroviario".

Il garante degli scioperi Roberto Alesse aveva invitato il governo a valutare la precettazione del settore ferroviario. Tra Alesse e Lupi comunque, si è svolto un vero e proprio botta e risposta su questo tema. Nel pomeriggio di ieri, il Garante degli scioperi ha replicato al ministro Lupi che in un'intervista al "Corriere della Sera" aveva detto: "la politica deve fare la politica, mentre le autorita' indipendenti devono svolgere il loro ruolo di garanzia" come quella sugli scioperi che "forse, sul prossimo sciopero generale, poteva fare qualcosa in piu'".

"L'Autorità non fa politica, non è né di destra, né di sinistra, ma adempie in modo scrupoloso al proprio mandato istituzionale" ha replicato seccamente il presidente della commissione di Garanzia sugli scioperi e sulla richiesta di precettazione inviata al ministro ha spiegato: "abbiamo assunto una decisione tecnica".

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