cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 11:19
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Nuovo allarme di Padoan: "Rischi sempre più pressanti per la crescita"

12 dicembre 2014 | 16.42
LETTURA: 3 minuti

Il ministro dell'Economia: "Accelerare l'agenda delle riforme strutturali". Il commissario europeo Moscovici sui dettagli delle riforme e dell'attuazione della strategia economica per rispettare le regole Ue: "Aspettiamo dall'Italia informazioni entro la terza settimana di gennaio". Juncker: "Non ho denaro fresco per investimenti, Parigi e Roma contribuiscano"

 Pier Carlo Padoan (Infophoto)
Pier Carlo Padoan (Infophoto)

Sulla ripresa gravano rischi sempre più "pressanti". Vanno rafforzati "gli investimenti" e le "riforme". E' l'allarme lanciato dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil che ha paralizzato il Paese e della visita a Roma del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici.

"L'economia europea fatica a riprendere una crescita sostenuta: direi di più, mostra rischi che invece di allentarsi diventano più pressanti in termini di crescita", avverte il titolare del Tesoro durante il suo intervento alla conferenza internazionale sugli investimenti organizzata a Roma da Febaf, Ocse e Cdp. E non sono più rassicuranti i toni del commissario europeo Moscovici: se l'attuale bassa crescita e alta disoccupazione dovessero perdurare, "l'Europa rischia un decennio perso alla stagnazione", sottolinea.

Da qui l'importanza di avanzare con le riforme strutturali da parte dei governi e con gli investimenti del Piano del neo presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. "Bisogna rafforzare gli investimenti" e "accelerare l'agenda delle riforme strutturali" soprattutto in Italia dove ha gravato "non solo una pesante recessione, ma ha anche il problema lontano degli ostacoli strutturali alla crescita", incalza Padoan, senza lesinare le proprie osservazioni a Bruxelles.

"L'idea del Fondo a cui contribuiscono i Paesi membri è bellissima" ma a causa della crisi "i bilanci nazionali sono tutti sotto pressione". Ergo: "La Commissione Ue - chiede il ministro - chiarisca presto la valutazione nei confronti del Patto di Stabilità per questi trasferimenti" perché "servono chiari incentivi" ai governi. "Io non ho denaro fresco - osserva Juncker da Norimberga - ma se gli Stati vogliono contribuire con risorse nazionali al fondo sono benvenuti. Lo dico ai romani e ai parigini, a cui tutto questo non basta".

Intanto il confronto sui conti pubblici sull'asse Roma-Bruxelles procede, con l'Italia rimandata a marzo, quando è atteso il verdetto della Commissione sulle misure assunte dal paese, riforme incluse, per rispettare il Patto di Stabilità.

E in vista di quella scadenza Roma dovrà fornire tutti i dettagli sull'attuazione degli interventi "entro la terza settimana di gennaio", riferisce Moscovici. "Il mio messaggio all'Italia non è punitivo ma di sostegno, le nostre critiche sono costruttive", tiene a chiarire Moscovici.

L'analisi del commissario sull'economia italiana è già nota. "E' un grande Paese e una grande economia", dice, ma pesa "il lento declino della competitività e l'alto debito pubblico. Rilanciare la competitività e ridurre il debito sono le grandi sfide del Paese".

Dal commissario Ue è poi arrivato un assist al governo Renzi. "Devo riconoscere il grande sforzo per le riforme - sottolinea - che la Commissione accoglie favorevolmente". Noi però, precisa, "sosteniamo le riforme, non le ordiniamo, così come non scegliamo i governi".

E sullo sciopero infine osserva: "E' un diritto fondamentale, quindi non critico chi sciopera" ma "allo stesso tempo bisogna fare le riforme e Renzi sta facendo quelle necessarie".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza