cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

E' on line il nuovo numero della newsletter del Gme

12 dicembre 2014 | 16.14
LETTURA: 4 minuti

Nel corso degli ultimi venti anni le emissioni di gas serra hanno segnato un forte trend di crescita: dal 1990 al 2012 solo la CO2 è aumentata del 50% circa

E' on line il nuovo numero della newsletter del Gme

E' on line, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della Newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (Gme). La newsletter si apre con un intervento di Donatella Bobbio e Claudia Checchi del Ref-E sugli obiettivi unilaterali nelle emissioni di gas serra assunti da Europa, Usa e Cina, in vista del raggiungimento di un target globale. Nel corso degli ultimi venti anni le emissioni di gas serra hanno segnato un forte trend di crescita: dal 1990 al 2012 solo la CO2 è aumentata del 50% circa. Unione Europea, Stati Uniti e Cina fin dal 1990 hanno contribuito per oltre la metà delle emissioni mondiali (57% nel 1990, 53% nel 2012).

Tuttavia, ricordano le esperte del Ref-E, "finora l’unica intesa internazionale vincolante raggiunta è stata il Protocollo di Kyoto". A ostacolare il raggiungimento di un nuovo accordo, spiegano Bobbio e Checchi è "la richiesta da parte delle economie avanzate di imporre vincoli alle emissioni anche ai paesi emergenti più industrializzati che, Cina in testa, contribuiscono per larga parte delle emissioni globali e che, se lasciati senza freni, potrebbero vanificare gli sforzi compiuti dalle economie industrializzate".

In questo contesto, il passo in avanti più significativo a livello internazionale nel corso degli ultimi anni, ricordano le esperte del Ref-E, "è stato raggiunto nel 2011 nella COP di Durban, quando gli Stati (sia avanzati che emergenti) si sono posti un tempo limite (COP 2015 a Parigi) entro il quale raggiungere un accordo globale vincolante".

Ma, Europa a parte, che a livello internazionale sembra "l’unica vera promotrice" della politica di lotta al cambiamento climatico, "l’accordo tra Cina e Stati Uniti per il contenimento delle emissioni dei due Stati, reso pubblico lo scorso novembre, potrebbe mutare lo scenario in vista dell’accordo di Parigi. Si tratta infatti – sottolineano le analiste del Ref-E – di impegni non vincolanti e non particolarmente sfidanti, ma che pongono le due superpotenze in un ruolo attivo al tavolo delle trattative internazionali".

Secondo Bobbio e Checchi,"l’annuncio di obiettivi di abbattimento delle emissioni da parte dei tre principali emettitori mondiali dovrebbe avere un effetto trascinamento anche per altri paesi più restii ad assumere obiettivi di politica ambientale e quindi dovrebbe avere un effetto potenzialmente positivo in vista del raggiungimento di un accordo globale a Parigi. Tuttavia, l’annuncio a sorpresa di un accordo tra Stati Uniti e Cina su questi temi - sottolineano le analiste del Ref-E -potrebbe porre questi ultimi in una posizione di forza al tavolo delle trattative internazionali, rischiando di indebolire il ruolo di leadership nelle trattative finora assunto dall’UE, sebbene gli impegni assunti siano sicuramente meno sfidanti di quelli assunti dall’Europa. L’asimmetria della portata degli obiettivi europei rispetto a quelli di Stati Uniti e Cina potrebbe inoltre esporre ancora l’industria europea a rischi di perdita di competitività. Il gioco di forza che si svilupperà tra le principali economie in vista della Cop di Parigi sembra quindi al momento quanto mai delicato".

In ogni caso, concludono Bobbio e Checchi "all’annuncio degli obiettivi dovrà ora seguire il disegno e l’implementazione di politiche idonee. Dalle scelte politiche in particolare discenderà lo sforzo richiesto ai diversi settori, al momento incerto nonostante siano stati in alcuni casi fissati obiettivi anche per lo sviluppo della generazione rinnovabile o nucleare". All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza