L'obiettivo rimane quello di arrivare a una decisione entro la fine dell'anno. Il dossier potrebbe essere discusso a breve dal consiglio di amministrazione del gruppo
Arriva una nuova offerta per AnsaldoBreda. E' quella dell’impresa cinese Insigma, che si aggiunge a quella della giapponese Hitachi, arrivata a Finmeccanica il 17 novembre scorso, cioè la deadline indicata dall'amministratore delegato del gruppo, Mauro Moretti, in occasione della presentazione agli analisti dei risultati al 30 settembre, nei primi giorni di novembre.
Non è arrivata, invece, la proposta della cordata cinese Insigma-Cnr dal momento che Cnr ha deciso di fare un passo indietro. Insigma resta quindi interessata ad andare avanti.
Entra ora nel vivo la stretta finale delle trattative con i soggetti in corsa per l'acquisto di AnsaldoBreda. L'obiettivo rimane quello di arrivare a una decisione entro la fine dell'anno. Il dossier potrebbe essere discusso a breve dal consiglio di amministrazione del gruppo.
Nata nel 1999 come Zhejiang Haina e ribattezzata United Mechanical & Electrical (Ume) nel 2009, dopo una riorganizzazione seguita a una bancarotta, la società che ha presentato una offerta per AnsaldoBreda è il 'braccio' ferroviario del gruppo Insigma, un grande conglomerato industriale attivo in diversi settori, dall'IT all'energia. La Ume ha sede a Hangzhou, una metropoli da 4 milioni di abitanti, al centro di uno fra i più attivi complessi industriale e di ricerca della Cina. Con sedi anche a Pechino e Shangai, la Ume è quotata alla Borsa di Shenzen, e conta più di mille dipendenti. Le sue attività spaziano dalla protezione ambientale (trattamento acque e gestione rifiuti) ai trasporti ferroviari: in questo campo ha già attiva una partnership con il gruppo Finmeccanica, attraverso Ansaldo STS per la fornitura in sei metropoli cinesi di uno dei sistemi di segnalamento ferroviario.
Ma Ume - che come tutto il gruppo Insigma ha forti legami con il sistema universitario, di cui è una derivazione imprenditoriale - e' anche attiva nel settore dei semiconduttori, dai wafer di silicone ai cristalli di grandi dimensioni.Con ricavi per 408 milioni di yuan (52 milioni di euro) il settore di segnalamento rappresenta il 29 per cento del fatturato di Ume, cresciuto nel 2013 di quasi il 10% annuo a 1,39 miliardi di yuan, per il 99 % frutto delle attività in Cina.