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Inflazione: Istat, frenata maggiore per famiglie con minor livello spesa

23 gennaio 2015 | 12.09
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Le ragioni di questo andamento, spiega l'Istat, risiedono soprattutto nella flessione dei prezzi dei Beni energetici e dei Beni alimentari, la cui incidenza sul bilancio delle famiglie con minore capacità di spesa è più che doppia rispetto a quelle dell’ultimo gruppo

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La decelerazione dell'inflazione nel 2014 è stata più marcata per le famiglie con minore livello di spesa, consolidando una tendenza già emersa durante il 2013. E' quanto emerge da un report dell'Istat intitolato 'la misura dell’inflazione per classi di spesa delle famiglie'. La frenata dell'inflazione, che si è manifestata nel corso del 2014 (da +0,5% del primo a +0,1% del quarto trimestre), ha riguardato tutti i gruppi. Tra il primo e il quarto trimestre, le famiglie che spendono meno hanno visto la variazione dei prezzi passare da +0,4% a -0,2%, quelle che spendono di più da +0,5% a +0,3%.

Le ragioni di questo andamento, rileva l'Istat, risiedono soprattutto nella flessione dei prezzi dei Beni energetici e dei Beni alimentari, la cui incidenza sul bilancio delle famiglie con minore capacità di spesa è più che doppia rispetto a quelle dell’ultimo gruppo.

Nel quarto trimestre del 2014, rispetto agli ultimi 3 mesi del 2013, l'inflazione si è distribuita in un intervallo compreso tra -0,2% per il primo gruppo di famiglie (caratterizzato da una spesa media mensile più bassa) e +0,3% per il quinto gruppo, quello cioè che presenta più elevati livelli di spesa. Nello stesso periodo l’indice generale armonizzato dei prezzi al consumo, calcolato per il complesso delle famiglie, ha registrato una variazione pari a +0,1%.

Il differenziale inflazionistico calcolato tra le famiglie della prima e dell’ultima classe di spesa, ampiamente positivo nel 2012, anno di inflazione sostenuta, dopo essersi sostanzialmente annullato l’anno seguente, si è attestato nel 2014 su valori negativi. In particolare, tra il 2012 e il 2014, per il primo gruppo di famiglie l’inflazione è scesa dal +4,2% a zero, mentre per l’ultimo gruppo essa è scesa da +2,9% a +0,4%.

Gli andamenti del 2013 e del 2014 confermano come siano le famiglie con minore capacità di spesa a beneficiare maggiormente del rallentamento dell’inflazione, diversamente da quanto si verifica nelle fasi di accelerazione della crescita dei prezzi al consumo. Nel complesso, infatti, nel periodo intercorso tra il 2005 e il 2014, caratterizzato da cinque anni su nove con inflazione pari o superiore al 2%, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie con la spesa media più bassa è aumentato del 21,8%, a fronte del 18,2% registrato per le famiglie con la spesa più alta e del 19,3% dell’indice generale.

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