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Acqua, rifiuti ed elettricità: tariffe raddoppiate in dieci anni. Nel 2014 stangata da 324 euro a famiglia

27 gennaio 2015 | 15.21
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Dall'analisi di Federconsumatori relativa al periodo dal 2004 al 2014 emerge che la crescita dei costi riguarda soprattutto il periodo di crisi. Il risultato? Un picco di morosità e di richieste di sospensione delle forniture. Il Codacons segnala come i rifiuti abbiano segnato un ritocco verso l'alto in media dell'15% solo l'anno scorso

(Infophoto)
(Infophoto)

Tariffe aumentate in un decennio in media del 41% a fronte di una inflazione del 20,4%. E' quanto risulta da un'analisi, condotta dal Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione della Federconsumatori che evidenzia come l'incidenza del costo di tali voci risulti, pertanto, con il tempo sempre più pesante sulla spesa complessiva delle famiglie. La crescita più marcata dal 2004 al 2014 è stata quella delle tariffe dell'acqua (+80,1%), dei rifiuti +70,3%), dell'energia elettrica (+48,4%), dei trasporti ferroviari (+46,2%), del pedaggi autostradali (+46,5%), del gas (+42,9%), dei trasporti urbani (+33,5%).

Il maggiore aumento si è registrato in servizi vitali per le famiglie, denuncia la Federconsumatori, mentre l'unico dato in controtendenza è quello dei servizi di telefonia che hanno registrato una flessione delle tariffe del 15,7%. Una seconda analisi suddivide invece l'andamento di tali tariffe in due fasi: una precedente alla crisi dal 2002 al 2008, l'altra in piena crisi dal 2008 al 20014. Nonostante il concomitante calo del potere d'acquisto delle famiglie alcune tariffe come quella dell'acqua, dei rifiuti e dei trasporti sono cresciute in modo decisamente più pesante rispetto alla fase precedente alla crisi.

Questo denota, spiega la Federconsumatori, come la concorrenza in alcuni servizi non ha funzionato o non è mai decollata. La mancata vigilanza, il peso sempre più forte della pressione fiscale e, in alcuni casi, vere e proprie speculazioni, aggiunge l'associazione di consumatori, hanno portato a un aumento insostenibile delle tariffe, contribuendo così al grave impoverimento delle famiglie a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni. Proprio a causa dell'aumento dei costi relativi a tali servizi si registra, inoltre, denuncia, un grave aumento della morosità e delle richieste di sospensione delle forniture. "Quel che è peggio è che, alla luce dei tagli agli enti locali apportati dalla nuova legge di stabilità, tali tariffe sono destinate a schizzare ulteriormente verso l'alto, in un quadro di deflazione - dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente della Federconsumatori - . Una politica inaccettabile che comprometterà fortemente il potere di acquisto delle famiglie, già ridotto ai minimi termini, incidendo in maniera sempre più negativa e depressiva sull'intero andamento dell'economia".

Gli aumenti delle tariffe nazionali e locali, registrate nell’ultimo anno, denuncia il Codacons sulla base di una elaborazione dei dati sulle maggiori spese dei cittadini, hanno prodotto nel 2014 una stangata da 324 euro a famiglia. In testa alla classifica dei rincari dell’ultimo anno, spiega il Codacons, troviamo i rifiuti, le cui tariffe su tutto il territorio hanno subito aumenti medi del +15% rispetto all’anno precedente, comportando un maggior esborso di circa 44 euro a nucleo familiare.

Pesante anche l'incremento dell'acqua (+6%) e dei servizi sanitari (5,2%). I trasporti, urbani e ferroviari, segnano invece un incremento medio del 2,9% rispetto al 2013. A tali voci, prosegue il Codacons, si aggiungono anche i servizi principalmente fruiti dai cittadini, come banche, assicurazioni e professionisti.

A sorpresa nel 2014 hanno subito una lieve riduzione i costi dell'Rc auto, mentre per i servizi bancari si è speso di più rispetto ai dodici mesi precedenti. Anche mense e rette scolastiche hanno comportato un maggior esborso per le famiglie, +48 euro su base annua, mentre il settore energetico ha fatto registrare tariffe in calo grazie soprattutto alle minori tensioni sui prezzi dei prodotti petroliferi, che hanno contenuto fortemente le bollette rispetto all'anno precedente.

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