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Istat: a gennaio migliora clima fiducia consumatori e imprese

29 gennaio 2015 | 11.55
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Gli indici diffusi dall'Istat segnano rispettivamente 104 punti (da 99,9 a dicembre) e 91,6 (da 87,6). Questo mese l’indice composito del clima di fiducia dei consumatori, aumenta in misura significativa, passando a 104,0 da 99,9. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane, mostra un miglioramento, salendo a 91,6 da 87,6 di dicembre 2014

Istat
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A gennaio migliora il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. Questo mese l’indice composito del clima di fiducia dei consumatori, aumenta in misura significativa, passando a 104,0 da 99,9. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane, mostra un miglioramento, salendo a 91,6 da 87,6 di dicembre 2014. Lo rende noto l'Istat in un comunicato.

Per il clima di fiducia dei consumatori la componente economica e quella riferita al quadro personale aumentano rispettivamente a 109,2 da 103,5 e a 102,2 da 98,0 rispetto al mese precedente. I giudizi dei consumatori sull’attuale situazione economica del Paese migliorano (a -104 da -108 il saldo) e così anche per le attese (a -5 da -15 il saldo). Risultano in diminuzione il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi (a -22 da -5), quello dei giudizi sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi (a -31 da -18) e quello delle attese sulla disoccupazione (a 41 da 48).

Riguardo le imprese, migliora il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato (a 94,7 da 86,8) e delle imprese di costruzione (a 77,3 da 72,6), mentre scende lievemente quello delle imprese manifatturiere (a 97,1 da 97,3) e, in misura più consistente, quello del commercio al dettaglio (a 99,5 da 104,7).

Nelle imprese manifatturiere peggiorano le attese di produzione (a 3 da 4) e rimangono stabili i giudizi sugli ordini (a -24); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa a 1 da 2.

Nelle costruzioni migliorano le attese sull’occupazione (a -17 da -27, il saldo) mentre i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione rimangono stabili (a -53).

Nelle imprese dei servizi crescono i giudizi e le attese sugli ordini (a -9 da -13 e a -3 da -11, i rispettivi saldi) e migliorano pure le aspettative sull’andamento dell’economia in generale (a -17 da -24, il saldo).

Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -16 da -14) sia le attese sulle vendite future (a 8 da 13); in accumulo sono giudicate le giacenze di magazzino (a 5 da -3, il saldo).

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