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Casa: Lupi conferma no a proroga blocco sfratti, Cgil insorge 'è follia'/Adnkronos

12 febbraio 2015 | 18.34
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Gelate le aspettative di tanti inquilini in bilico. Si studierà nel caso una norma per garantire il passaggio da una casa all'altra ma solo per i casi di finita locazione. Ma Confedilizia parla di vittoria "di civiltà"

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Sorpresa amara per gli inquilini sotto sfratto. Il governo infatti conferma la volontà di non procedere alla proroga del blocco degli sfratti. E' il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a gelare così le aspettative di tanti inquilini in bilico. Il decreto Milleproroghe, in discussione alla camera, dunque, contrariamente alle voci che erano circolate negli ultimi giorni, non conterrà nessun emendamento in questo senso.

"Nessuna proroga o mini-proroga" precisa Lupi. Quello che il governo invece sta studiando è una norma che tuteli i nuclei familiari deboli "garantendo loro il passaggio da casa a casa", spiega rinviando però ad una verifica "dell'effettiva disponibilità delle risorse assegnate ai Comuni per il fondo affitti, e destinate per il 25% ai casi di sfratto per fine locazione di particolari categorie di inquilini". Una linea dura che fa insorgere la Cgil. "È una vera follia", commenta senza giri di parole il leader dei pensionati, Carla Cantone.

"In questo modo sostanzialmente si mandano in strada migliaia di persone anziane che si ritrovano in una condizione di morosità perché non hanno i soldi per pagare l’affitto", dice ancora. "Non si scherza su queste cose – conclude – e non c’è tempo da perdere. Il governo trovi una soluzione al più presto o davvero molti anziani dall’oggi al domani si ritroveranno senza una casa. E questo è francamente inaccettabile”.

A sposare in pieno la posizione del governo invece la Confedilizia che parla di "vittoria di civiltà". "Una società che non rispetta i contratti privati e li mette alla mercé di chi più grida o inscena manifestazioni, non ha futuro”, spiega ancora il presidente Corrado Sforza Fogliani che plaude alla filosofia alla base della decisione dell'esecutivo: "il provvedimento viene incontro alle esigenze degli inquilini bisognosi per favorirne il passaggio da casa a casa e, nel contempo, non viola un’altra volta ancora i diritti della proprietà", aggiunge ricordando i 30 provvedimenti di blocco varati da tutti i governi nell'arco degli ultimi 30 anni: "quasi uno all’anno", conclude.

Ma perplessità la esprime anche Antonio Satta, componente dell'ufficio di Presidenza dell'Anci. "In poco più di un'ora ho ricevuto almeno una decina di telefonate da sindaci della mia regione, la Sardegna", racconta. "Questa è una realtà che però interessa tutta l'Italia e che ha pesanti ripercussioni sociali, nelle grandi come nelle piccole realtà", prosegue ricordando a Lupi e al suo provvedimento allo studio, le reali condizioni in cui versano molti comuni dopo l'ultima spending review.

"Lupi dice che sta studiando se tutelare alcune categorie di cittadini. Faccio però presente che i fondi dei comuni per tutelare i nuclei più bisognosi sono ridotti al lumicino, anche per effetto dei tagli ai trasferimenti. Bloccare gli sfratti significa anche tenere conto della difficile situazione economica cui sono precipitati milioni di italiani", conclude.

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