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Ricerca: Maiani, investire conviene, oggi web vale 17% pil/Adnkronos

13 febbraio 2015 | 16.23
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Lo scienziato italiano all'Adnkronos: "Le scoperte scientifiche portano ritorni industriali importanti. Le Grid nate al Cern sono i prototipi del Cloud". E dall'economia della 'nuvola' Idc stima 14 milioni di posti lavoro nel mondo nel 2015 e 80mila nuovi occupati solo in Italia

Il fisico Luciano Maiani
Il fisico Luciano Maiani

Bisogna continuare a credere negli "investimenti per la ricerca" perchè le scoperte scientifiche portano "anche importanti ritorni industriali", basti pensare "al web, che ha trovato fondamento nei protocolli anni Novanta dei fisici del Cern di Ginevra e che oggi vale il 17% del Pil mondiale". E' il fisico italiano Luciano Maiani a rilanciare il peso della ricerca sull'economia del Paese, parlando con l'Adnkronos, al termine, oggi a Roma, del seminario che lo scienziato ha tenuto all'Accademia dei Lincei, "Fisica delle particelle: cosa fare dopo la scoperta del bosone di Higgs?". Il seminario è stato promosso dal presidente della prestigiosa Accademia, Lamberto Maffei, e ha visto la partecipazione di numerosi scienziati tra cui il responsabile dell'Inaf, l'astrofisico Giovanni Fabrizio Bignami.

"Vorrei ricordare che, negli anni '90, l'Ue non volle investire per finanziare lo sviluppo del web, mentre gli Stati Uniti fecero rapidamente questo passo. Le ricadute industriali ed economiche della rete sono oggi sotto i nostri occhi" evidenzia Maiani, ex presidente di Infn e Cnr, il secondo italiano, dopo Carlo Rubbia, a guidare il Cern dal 1999 al 2003. Un testimone che ora si appresta a raccogliere l'italiana Fabiola Giannotti, a capo del team di ricercatori del Cern che, con l'esperimento da lei guidato 'Atlas' del Large Hadron Collider, ha scoperto il bosone di Higgs.

"Tutta la produzione tecnologica moderna è basata sulla ricerca scientifica" afferma senza mezzi termini il fisico e accademico dei lincei che ha segnato la nascita del maxi acceleratore di particelle costruito nel sottosuolo presso Ginevra. E Maiani lancia un altro esempio: "La scoperta del bosone di Higgs è stata possibile grazie alla Grid ideata per Lhc e che altro non è che il 'prototipo' del prodotto industriale che oggi si chiama Cloud". Parlando della Grid, Maiani fa riferimento ai sistemi di grid computing, le infrastrutture di calcolo distribuito ideate e utilizzate dai ricercatori del Cern per elaborare l'immensa mole di dati prodotti da Lhc e che hanno portato anche alla scoperta della storica 'particella di Dio'. "E dalla Grid di Lhc che è nato il Cloud" ribadisce ancora lo scienziato.

Un ritorno industriale non da poco, visto che, stando alle ultime rilevazioni dell' Idc- Internazional Data Corporation , l'economia del Cloud produrrà nel mondo 14 milioni di posti di lavoro nel 2015 e 80mila nuovi occupati solo in Italia, sempre quest'anno. E non solo. La ricerca, condotta da Idc con Microsoft, ha analizzato l'utilizzo della nuvola in 40 Paesi e ha rilevato che il Cloud sarà in grado di generare nuovi profitti aziendali per un valore di 1,1 miliardi di dollari l'anno. "Quando nel 2000 abbiamo detto che il lavoro con Lhc si faceva con la Grid era presto per prevedere le future ricadute industriali ed i futuri ritorni economici. Ma, ad esempio, -rimarca Maiani- le stesse tecnologie sviluppate sia sulla superconduttività applicata a Lhc che ai sistemi per rivelare le particelle, hanno oggi applicazioni industriali significative e le aziende che lavorano sui magneti superconduttori realizzati per Lhc, attualmente hanno commesse per Iter", un'altra colossale macchina per la scienza. E dopo il bosone di Higgs, sottolinea Maiani, altre sfide scientifiche arriveranno "dalla ricerca sulla materia oscura". E, osserva, "serviranno laboratori globali, nuove tecnologie", dunque nuove visioni.

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