Non si spegne in Cgil l'eco dell'intervista del leader Fiom Maurizio Landini sull'apertura del sindacato alla politica. Dopo il faccia a faccia Camusso-Landini nel mirino delle polemiche è finito anche il tweet del portavoce del segretario generale e addetto stampa, Massimo Gibelli, di commento alle parole del leader della Fiom. Quel 'se Maurizio vuole scendere in politica tutti i nostri auguri, ma il sindacato è un'altra cosa' che la stampa ha associato ad una presa di posizione del sindacato di Corso Italia. Ed è proprio questo il rilievo che, in una lettera inviata al leader Camusso, solleva ora l'area di minoranza della confederazione, Democrazia e Lavoro, che fa riferimento a Gianni Rinaldini, ex leader delle tute blu, e a Nicola Nicolosi, ex segretario confederale.
"Pare evidente che l'utilizzo del plurale, tenuto conto del ruolo che l'addetto stampa ricopre nell'Organizzazione ha reso legittima l'interpretazione, diffusa dai mezzi di comunicazione, che trattasi di dichiarazione a nome della Cgil", scrivono Rinaldini e Nicolosi.
Nel mirino anche la notizia del faccia a faccia: "non sapremmo indicare, ma soltanto intuire, chi abbia informato la stampa" su una notizia "totalmente falsa", prosegue la lettera che in un passaggio seguente, con un linguaggio un po' paludato, conclude: "proprio perché riteniamo che questi spiacevoli fatti non possono essere addebitati alla segreteria, è necessario impedire che possano ripetersi in futuro".
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